Truffatori e falsi invalidi. Ecco una delle tante piaghe del nostro Paese che, finalmente, la classe politica ha deciso di combattere in modo duro. Peccato che, anche in questo caso, a pagarne le spese sono quelle persone che dovrebbero essere protette e che, invece, sono le prime a salire sul banco degli imputati.
In questo momento storico – a pochi mesi dalla manifestazione romana – il nostro Stato ha deciso di dare un taglio: ai truffatori, attuando il Piano straordinario di verifica delle invalidità civili; ma anche ai sussidi, applicando le Linee guida per il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento.
Una strategia “perfetta” che presenta solo un piccolo problema: i controlli dell’INPS stanno spesso riguardando persone che – pur dimostrando di essere affette da una qualche patologia invalidante – si ritrovano a far ricorso in quanto, in occasione della verifica, la commissione può aver deciso, ad esempio, di abbassare la percentuale di invalidità.
Infine, Le linee guida a cui abbiamo accennato, contengono dei criteri talmente restrittivi, da essere escludenti e discriminatori.
Tuttavia, in fondo ce lo aspettavamo. Il 7 Luglio scorso, infatti, quando con la nostra dignità e la nostra determinazione, abbiamo sfidato il caldo e la fatica e con i nostri cartelli colorati e pungenti abbiamo gridato il Nostro NO, riuscendo a bloccare la Manovra correttiva, eravamo contenti… ma anche consapevoli di aver vinto solo una battaglia, non la “guerra”. Per saperne di più: http://www.aism.it/index.aspx?codpage=2010_10_controlli_invalidi
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