Evento Giovani oltre la SM 2024

Che FATICA!!!!

Secondo la definizione del dizionario la fatica consiste in uno sforzo (fisico o mentale) che si sostiene nel compiere un lavoro e che mette a dura prova le energie provocando stanchezza. Purtroppo se hai la SM la fatica è un sintomo presente a prescindere dalle attività svolte. È difficile da spiegare anche perché si tratta di qualcosa che non si vede e solo chi lo prova può capirmi veramente come per molti altri sintomi presenti nelle persone con SM.

Proprio così…non si vede, ma influisce moltissimo in ogni tipo di attività. I primi anni dopo che ho avuto la diagnosi non avevo questo sintomo, ma poi ho iniziato ad affaticarmi senza che avessi fatto nessuno sforzo particolare. Ho iniziato a riuscire a camminare per distanze sempre minori senza dovermi fermare per riposare e riprendere le energie. Detta così non sembra niente di che, ma in realtà si tratta di una cosa non facile né da affrontare né da accettare. Quando ho chiesto al neurologo se potevo fare qualcosa per questo sintomo la risposta è stata quella di dover dosare le energie in base alle cose da fare. Ma non sempre è possibile e quindi a volte, anche se sentivo la fatica, continuavo imperterrita fino ad arrivare ad un punto che non ce la facevo più e mi fermavo per forza e a quel punto ero arrivata ad una stanchezza tale che per recuperare dovevo stare a letto per un giorno intero. Non riuscivo ad accettare il fatto che se dovevo o volevo fare una cosa ero costretta a farla a più riprese con vari riposi intermedi, che se facevo una cosa che per gli altri era così naturale fare senza alcuno sforzo, sembrava che avessi scalato una montagna. Mi dicevo:”Eppure non è una cosa così faticosa! E allora perché mi sento così stanca?”. Ora ho imparato a non arrivare alla fatica estrema anche se devo ammettere che non sempre è semplice e mi capita di arrabbiarmi perché non riesco a fare ciò che voglio. A volte sono stanca fin dal mattino appena sveglia e quando è così mi dico:”Mmm…iniziamo bene la giornata!!”  ma cerco di non scoraggiarmi e piano piano faccio quello che riesco a fare anche perché se mi faccio prendere dalla rabbia non risolvo niente e al contrario sto anche peggio!

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4 commenti

  1. Da due giorni nel mio borghetto è festa: banda, giostre, bancarelle … Fino a quattro anni fa scorrazzavo lungo il vialone, oggi per percorrere 200 metri mi sono seduta almeno 4 volte. Però, l’ho fatto in prossimità delle bancarelle goderecce: quelle con le caramelle gommose, con le salsicce gustose e con le pizze filanti. Altra nota positiva delle soste: ho “costretto” un po’ di gente a fermarsi per salutarmi… amici che non vedevo da tempo, conoscenti che vengono solo in occasione della Festa ecc. Forse anche loro avevano bisogno di recuperare: meno male che so’ sclerata così si sono riposati un po’. :))) Ti abbraccio Martina e speriamo che l’estate sia mite!

  2. Che faticaccia, a rientro da Lucignano mi sono riposato 15 min in auto prima di entrare in E45 poi a 70km da casa, stordito dal caldo e disidratato mi fermo 30 minuti in auto grill a farmi una boccia d’acqua col polase, arrivato a casa riesco solo a farmi una doccia e buttarmi nel letto.
    Qualche anno fa, quando lavoravo come agente, facevo Cesena\Torino andata e ritorno in giornata, con al massimo un paio di soste.
    …bei tempi…
    ma ora che ci penso, forse non erano tempi migliori solo perchè facevo più cose o strafacevo, questa idea di dover fare tanto mi ha stufato, facciamone poche ma fatte bene, come diceva la mia nonna e lei non andava certo di fretta, ma arrivava sempre a fare tutto!

  3. Cara Martina, hai pienamente ragione. Molto spesso ce la prendiamo con noi stessi per non riuscire a fare ciò che vorremmo. Tornano così alla mente tanti ricordi e sembrano essere passati secoli da quando si passeggiava con gli amici senza sosta, si pogava ai concerti o si giocava in spiaggia tutto il giorno. Accettare questo cambiamento non è stato certamente semplice ma mi piace immaginare che, in questi tempi di ristrettezze economiche, siamo come degli elettrodomestici di ultima generazione: viviamo a basso consumo energetico, lavoriamo con i nostri nuovi ritmi e dopo tutto “funzioniamo” abbastanza bene anche così 😉

  4. Grazie per i vostri commenti ragazzi.Così non mi sento sola…vedo che siamo sulla stessa barca!!!Mi raccomando però facciamoci forza e non ci abbattiamo!!Noi siamo più forti!!!

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