Giovani, affetti da una grande patologia, la ricerca scientifica!!
Eccoli i tre ricercatori che saranno al IV Convegno Giovani Nazionale impegnanti in una tavola rotonda incentrata sulle domande che VOI giovani con sclerosi multipla ci invierete nei commenti.
Sapete, quando ci incontriamo per organizzare il convegno tra i contenuti da affrontare è di obbligo la ricerca scientifica, e la domanda è: chi invitiamo per parlarne? Per i giovani, come noi, serve a volte un linguaggio diverso e soprattutto una generosità di parole semplici, non sempre ad uso dei dottori. Quest’anno siamo felici di avere tre validi,giovani e appassionati ricercatori, per chi non li conoscesse e non li avesse mai sentiti nominare (credo di no :P) ve li presento anzi si presentano:
Roberto Furlan classe 1964 Clinical Neuroimmunology Unit– Dibit, San Raffaele, Milano
Aree di interesse atuale: una nuova forma di comunicazione tra cellule del sistema nervoso centrale. Infatti, tradizionalmente si considerava che le cellule si parlassero o toccandosi, o lanciandosi molecole. Recentemente si è dimostrato che tutte le cellule sono anche capaci di preparare pacchetti di segnali, evidentemente per trasmettere messaggi più complessi. Questi pacchetti vengono confezionati in microscopiche vescicole che noi siamo stati capaci di rilevare e studiare nel liquido cerebrospinale dei pazienti con SM. Il nostro lavoro corrente è quello di decodificare il messaggio che contengono e i possibili segreti che ci possono rivelare sulla sclerosi multipla. Il mio laboratorio, inoltre, continua anche la sua tradizionale ricerca che consiste nell’usare strumenti di terapia genica per affrontare sfide che la farmacopea tradizionale non è per ora in grado di vincere, per esempio le forme progressive di malattia e la neuroprotezione.
Mi piacerebbe essere aiutato da qualcuno che parla la lingua della SM, l’idioma delle false e vere speranze, delle certezze e delle illusioni, che mi aiuti a calibrare i sogni e le stroncature, che per me sono solo la differenza fra un esperimento riuscito o fallito.
Stefano Pluchino classe 1971 Departments of Clinical Neurosciences, Centre for Brain Repair and Stem Cell Initiative, Cambridge
Aree di interesse attuale: sviluppo di terapie cellulari mirate a promuovere la riparazione/rigenerazione dei tessuti nelle malattie del sistema nervoso centrale (SNC), una delle aree più complesse di ricerca nel campo della medicina rigenerativa, e di cellule staminali neurali la protezione del SNC da parte di degenerazioni croniche indotte da infiammazione nei modelli animali.
Il mio sogno? A parte tutti quelli, ricorrenti che ho relativamente ai mille perché che continuo a domandarmi? Molto semplice, andare in ambulatorio, visitare uno dei miei pazienti con SM, e per una volta, solo per una volta, non sentirmi cosi dannatamente inutile da dire, ci siamo quasi ma non ancora
Diego Centonze classe 1970 Centro SM Policlinico Università Tor Vergata Roma
Area di interesse attuale: Il mio gruppo di ricerca si occupa prevalentemente di indagare la relazione tra infiammazione e neurodegenerazione in corso di SM. In particolare abbiamo recentemente messo in evidenza che le citochine infiammatorie rilasciate dalle cellule del sistema immunitario che penetrano nel sistema nervoso hanno la capacita di influenzare la trasmissione dell’informazione da un neurone all’altro. Tale interazione tra sistema immunitario e sistema nervoso è causa della sofferenza e della morte delle cellule nervose. Studiamo gli effetti dell’infiammazione sulla trasmissione sinaptica sia in modelli animali che nei pazienti, mediate metodiche di neurofisiologia.
Da sempre penso che occuparsi di assistenza ai malati e, insieme, di ricerca scientifica sia un grande privilegio, che ripaga abbondantemente il sacrificio di dividere il proprio tempo tra due lavori, a volte anche moltodiversi tra loro.
Una delle mie è: si parla tanto di trapianto di cellule staminali, ma in cosa consiste tecnicamente???
grazie Ilaria è proprio la domanda che volevo porre io sono iniezioni??
Sono una persona con SM primariamente progressiva, da circa 6 anni su carrozzina. Non sto assumendo alcun farmaco eccetto i sintomatici classici (Lioresal,Xatral). Unico leggero beneficio tramite il DELTACORTENE 25 mg al di. Quale potrebbe essere un farmaco sul quale riversare le ultime speranze? Grazie
Allora, la mia domanda sarebbe:
é più utile continuare Tisabry anche dopo la 36esima infusione (naturalmente non avendo sviluppato anticorpi Jc) oppure passare al Fingolimod???
Mi associo al caro Frensis con una domanda sempre su Tysabri/Fingolimod..
Ad oggi, sono disponibili dati statistici certificati sullo stato di salute (effetti collaterali, evoluzione della patologia con eventuali ricadute, ecc) riguardanti i soggetti che, avendo già sviluppato gli anticorpi al JC virus, son passati al Fingolimod dopo due anni di terapia con Tysabri?
leggete e vedete se e’ il caso di parlarne
cosa Francesco??
POSSO OSARE SPERARE O è TROPPO??
Io vorrei fare una domanda sulla CIS (Clinically Isolated Syndrome), so di uno studio (Criteri di McDonald anno 2001) che afferma l’importanza del trattamento precoce con Interferone per due anni già dal prima manifestazione della SM che riduce quasi del 50% il conclamarsi della malattia. Ci sono delle indagini più recenti e un monitoraggio più lungo dopo la prima manifestazione?
Grazie mille!
ciao, mi chiamo Irene e da 2 settimane mi hanno detto che ho SM da almeno 4 anni, cioè da quando ho avuto degli strani giramenti di testa che nessun dottore ha saputo spiegarmi. Mi parlano di interferone ma ho letto che dall’America sta arrivando una pillola. Mi sapete dire qualcosa a riguardo? grazie infinite
Grazie a tutti per aver scritto le proprie domande, dopo il convegno le risposte dei ricercatori!!! Ancora Grazie mille.