Quel 5 novembre 2012. Chi lo dimenticherà mai?

Dopo essere stato ricorverato per una settimana in neurologia, circa un mesetto prima, finalmente avevano le risposte dei miei esami. Pronto per parlare con il neurologo mi reco all’opsedale insieme alla mia fidanzata e a mio padre.
E’ il mio turno. Entro insieme a mio padre. Il neurologo inizia a speigarmi che quello che mi è capitato rientra nel campo della sclerosi multipla. Il mio sguardo diventa cupo. Sapevo poco o nulla a riguardo.
Parliamo per un’ora della SM e dei vari modi per affrontarla, e prima di uscire dalla stanza, salutandomi, il neurologo mi dice “ma tu stai benissimo, fortunatamente non hai niente! Continua a vivere come stavi facendo. Vedrai, la terremo a bada.”
Uscii con l’umore un po’ risollevato.

La mia fidanzata mi aspettava fuori, con gli occhi gonfi, ma quando mi chiese come fosse andata la mia risposta fu: “Niente, devo fare una cura ma è tutto ok!”.
Lei sapeva già tutto, lei aveva capito già tutto e mi guardava un pò perplessa.
Entrammo in ascensore. Quando si chiuse quella porta iniziai a fare mente locale sul serio.
In macchina non parlavo più.Quei 15 chilometri di strada che separano casa mia dall’ospedale, mi sono sembrati infiniti.
Arrivato a casa scoppiai, piansi a più non posso. Impaurito tremendamente da tutto quello che mi stava accadendo. Lei, si sedette vicino a me e mi abbracciò. Poi mi disse ”Vedi loro?”, riferendosi a degli amici, “Hanno una vita piena di difficoltà, ma ti è mai capitato di vederli senza sorriso?”.
Quella frase, cambiò la mia vita.
Così come sanno cambiarla i miei amici e la mia famiglia tutte le volte che mi hanno fatto sentire il loro sostegno.
Per questo il 5 novembre 2013, faccio un giro di chiamate e dico a tutti che avrei offerto una cena, senza spiegare bene il motivo.
Andammo tutti a cena fuori e sul più bello la fatidica domanda. “Ma cosa festeggiamo” chiese qualcuno.
Semplice. Festeggiamo che è già passato un anno.
Festeggiamo che la mia vita è sempre più bella.
Festeggiamo che la mia vita ora è piena.
Festeggiamo per rigraziare tutti di quello che siete e che fate per me.
Festeggiamo perché, da un anno a questa parte, il sorriso è sempre presente nella mia vita.
Festeggiamo perché ho vicino persone speciali.
Festeggiamo perché al mio fianco ho una persona stupenda.
Ecco quello che ha significato la sclerosi multipla per me. Un sorriso.
Lorenzo

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