Sono quattro parole ma quando le pronunci hanno un peso enorme. Io spesso non ci penso, ormai mi sono abituata alla mia compagna di vita. Fa parte di me, della mia vita quotidiana e non è un problema parlarne.
La nomino senza problemi. Però mi rendo conto che non è così per tutti. E allora sorrido e mi fanno pensare ad Harry Potter con Voldemort!
Lui non aveva paura di nominarlo. Era coraggioso e determinato. Determinato a realizzare i suoi sogni e a non farsi abbattere da quello che tutti timidamente chiamavano”colui che non può essere nominato” o “tu sai chi”.
Io mi sento una piccola Harry Potter. Ogni giorno combatto contro la sclerosi multipla senza arrendermi mai.
Mi manca solo la bacchetta. Al suo posto non ho che un sorriso e tanta positività!
Non abbiate paura di nominarla e parliamone con gli altri. Facciamo comprendere questa strana malattia dai sintomi invisibili.
Elisa
Già cara Elisa quegli invisibili Eroi senza macchia e senza paura che affrontano la vita a viso aperto consci,tutti i giorni,di dover fare più fatica rispetto alla persone sane siamo noi e farlo come se tutto fosse assolutamente normale è la Missione eroica Quotidiana…
Forza a tutti e buona vita a tutti!
Alex
🙂 🙂
bravissima!!!! io alla mia “coinquilina” la chiamo “SuaMaestà Genoveffa” visto che tanto devo familiarizzare con lei… tantovale darle un nome XD
Brava Elisa! Dire ai miei cari che ho la SM e’ stata durissima. Quando li vedo tristi, uso le tue stesse armi: un sorriso e tanta positivita’. In bocca al lupo.
Siamo tutti a modo nostro degli Harry potter, non avremo la bacchetta ma abbiamo una forza enorme che ci fa sorridere davanti agli sguardi dei “babbani” e c fa lottare contro il nostro personale voldemort!!!!
Un grande abbraccio
Ciao Elisa, Ciao Alex,
Mi ritrovo nelle vostre parole come cenerentola con la scarpetta di cristallo 😉
É cosí difficile ma la cosa bella é riuscire a farlo rimanendo positivi!
Ciao, sono Lara, parto dicendo che adoro harry potter, e che il tuo paragone mi ha fatto sorridere e mi ha messo il buon umore 🙂 . Ed è proprio vero, non ci avevo mai pensato ma è così che dobbiamo affrontare la malattia, senza averne paura, e con più determinazione possibile.. Determinazione che mi manca in questo momento, quando devo fare l’interferone e rimando rimando finché non ha più senso dire “aspetto ancora due minuti”, tanto va fatto. Per cui ora farò come harry potter, ma al posto di impugnare la bacchetta prenderò l’autoiniettore :). Forza e coraggio un abbraccio Lara.
Ciao sono Daniele affronta la vita in modo normale sai noi siamo molto più forti ad affrontare la vita rispetto ad una persona sana di salute io sin dalla prima volta ho accettato il tutto non mi sono mai arreso di fronte a tutti gli ostacoli che si presentavano ad oggi sono sempre più attivo e più forte degli altri quindi a che tu fai bene ad essere cosi non ti arrendere mai siamo i più forti un abbraccio ciao
Ciao sono roberta io ho sempre nascosto la mia malattia,lo sanno solo le persone più vicine ovviamente, non per vergogna ma perché non volevo essere guardata con occhi diversi. Ora mi sono decisa a oarlarne. Tutti i giorni mi dico “sono più forte di te e fino ad oggi l’ho dumostrato”. A vedermi nessuno direbbe mai che sono malata e ora che ne parlo tranquillamente sentirmelo dire anziché crearmi imbarazzo mi dà ancora più forza ad andare avanti.
Cara Elisa, la malattia è nostra, e solo chi convive con la bestia può capire..E’inutile e infruttuoso parlarne con chi non sa ascoltare.. forse in punto di morte dirò che cosa avevo solo a chi saprà ascoltarmi(i miei genitori forse). Vivi e goditi la vita che è bella nonostante la sm.