Ogni volta che sento parlare di sm pediatrica penso: “Che brutto deve essere ricevere la diagnosi da piccoli”. Ma, cara Ilaria, tu avevi 16 anni. Eri “piccola”.
Eh sì, a 16 anni non sei grande, per quanto tu ti senta una donna sei ancora una ragazzina che va alle superiori. Io ero una ragazzina, venivo da un periodo difficile di lutti familiari, ma le mie preoccupazioni più grandi erano le interrogazioni ed i compiti in classe.
Mal di testa? Pfff, che vuoi che sia, ce l’ho di continuo.
Vado a letto, dormo, forse ho sognato qualche bella storia d’amore non mi ricordo, la mattina mi sveglio e nonostante mi lavi la faccia vedo offuscato. “Mamma per caso ho qualcosa nell’occhio?” “No, Ilaria, sbrigati devi andare a scuola”. “Mamma chiama qualcuno, io dal sinistro vedo appannato, non sto bene”.
Spaesamento. Riusciamo ad avere una visita dall’oculista della ASL. Lui mi visita, scrive, e con tono serio mi dice: “Vai subito all’ospedale”. Esco dall’ambulatorio scossa, mia madre è preoccupata, ma io mi rifiuto di andare in ospedale subito. Perché? Quella sera c’era l’ultima puntata di Dawson’s Creek! Ecco le mie priorità.
La mattina dopo andammo direttamente in oculistica da uno dottore sconosciuto che mi visita, mi fa fare un esame con elettrodi in testa davanti ad un televisore con quadretti neri e bianchi che scoprirò dopo essere i PEV (Potenziali evocati). Faccio il campo visivo manuale e ogni volta che mi dice “la vedi la lucina? Ora sì? Ora no?” Io dall’occhio sinistro dico no e questa odiosa lucina non arriva mai. Anzi, la vedo ma solo sotto. Mi ricoverano in pediatria, faccio la conoscenza di un simpatico rompi con un occhio di un colore e uno di un altro, e con il vizio di levarsi le scarpe e inebriare la stanza. Dovrebbe farmi ridere un bambino, invece no, sono preoccupata.
Piango, piango tantissimo quando mi dicono che il giorno dopo dovrò rifare la risonanza. In quel tubo con quei rumori infernali non voglio ritornarci.
Sono terrorizzata dopo la visita neurologica, “mamma, ma quello è pazzo ha detto che devo farmi la puntura lombare e la risonanza di continuo!”
Mi attaccano la flebo di cortisone, quella di 24 ore. Mi ricordo ancora che una sera non ce la facevo più a tenerla e pregavo mia madre di farmela togliere. Ora che ci penso, non ricordo quanti giorni sono rimasta ricoverata. Ricordo la faccia di mia madre rientrata in stanza dopo che aveva parlato con il medico. In quel momento ho capito che c’era qualcosa di brutto. Ma volevano dimettermi perché c’erano dei miglioramenti nella vista, così ho lasciato perdere.
Dopo un mese circa non ho più resistito, non ne potevo più di “stai tranquilla”! Non mi sentivo bene, capivo che c’era sicuramente qualcosa e alla fine tra le urla e le lacrime mia madre confessa: “Hanno detto che è sclerosi multipla” e io “Ma che malattia è? Quella che dicono in TV?”
Sì, era quella della TV, della raccolta fondi, quella malattia così poco conosciuta, che spinse mia madre a stampare notizie su internet (che leggerò cagandomi sotto ancora di più, tipo “di SM si può morire!” che non è vero) che spinse mio padre a rivolgersi a quel professore che conosceva di vista, quello che era il presidente di un associazione che sembrava essere collegata alla malattia della figlia.
La mia diagnosi di SM pediatrica avvenne ormai 16 anni fa proprio i primi di marzo.
Mi permettete di commuovermi? Scrivendo, ripenso a quella ragazzina, alla paura che aveva per il futuro, ma ora che che ci sono in quel futuro penso: “dai, poteva andare peggio” 😀
Non sarò una ballerina o una modella col tacco 12, non sono una maratoneta o alpinista, rimpiango solo di non avere avuto la voglia di correre. Quel movimento, mi manca.
Ho delle certezze: la ricerca in questi 16 anni è andata avanti. Oggi una ragazzina diagnosticata ha molte più “risposte” rispetto ai miei tempi. Per esempio, la risonanza all’encefalo oggi dura 50/40 minuti, mentre ai miei tempi 1 ora e mezzo. Credetemi anche se ora è diventata un evento ordinario amo alla follia i ricercatori che ne riducono il tempo.
Spero che i miei ricordi aiutino qualcuno ad avere meno paura o farsi meno domande, o semplicemente fare la propria parte per andare oltre la SM. Se volete informarvi vi consiglio di andare sul sito AISM.
Cara Ilaria, leggendo la tua storia mi scendono due lacrime perché ricordo cosa ho provato io tanti anni fa, quasi 10. Dobbiamo guardare avanti perché la ricerca va avanti :). Bacissimi
Eco ora mi ricommuovo anche io Grazie Rita
Ciao Ilaria io ho scoperto di avere la SM solo 7 mesi fa,sono stata e sto ancora male per questo,purtroppo ci sto male perché ho 23 anni e questo mi rattrista molto, pero da un parte penso che dobbiamo stare tranquille perché la scienza sta facendo tante ricerche e dobbiamo avere tanta forza e coraggio per andare avanti.
Si, la ricerca è sempre più importante nel nostro futuro, bravissima, forza e coraggio anche a te Manuela!
Che brividi leggere….!I miei 16 anni insieme alla sm scattano domani,e anche io come te avevo 16 quando me la diagnosticarono.Un mese in ospedale tra cortisone,puntura lombare(mamma che dolore sento ancora l’ago),risonanza,tanta paura ma anche tanta incoscienza che mi fece affrontare tutto con più forza.Poi il crollo verso i 20 anni,con la prima storia d’amore e da li un susseguirsi di alti e bassi che mi hanno portato,ora a 32 anni a pensare alla SM come la mia migliore e peggiore amica.Grazie Ilaria per aver condiviso la tua esperienza,un abbraccio forte
Grazie Liliana, ci tocca festeggiare questi 16 anni di sclerosi insieme allora 😛
un abbraccione
Io l’ho scoperto 14 mesi fa…nel bel mezzo dei preparativi del mio matrimonio!
Ma la mia Fede e la persona che ho accanto mi hanno dato la forza di Lottare e di avere il mio matrimonio da Principessa…e oggi aspettiamo un bambino che nascerà a Luglio proprio intorno al mio anniversario!
Nessuna sclerosi fermerà i miei sogni!
Ciao Ilaria.. capisco i tuoi stati dei animo e quello che hai provato.. a me l hanno scoperta a 13 anni ero una vera e propria bambina.. ora ne ho 28 e ho capito solo che il modo di affrontarla aiuta ad avere una vita comunque bella e gioiosa! Ti auguro il meglio!!! Un abbraccio a tutti quelli come me che ogni giorno combattono questa sfida che si vince soltanto avendo sempre un bel sorriso da condividere con gli altri.. è l unica cura che abbiamo…
Ciao Ilaria
anche io ho conoscito la nostra SM quando avevo 16 anni, nel maggio ’99, ora ne ho 33…e leggere le tue parole mi ha fatto fare un salto nel passato, allo stesso identico esordio (occhio sinistro del tutto appannato, visita oculistica e subito dopo neurologica…) conoscenza con il cortisone, con iPEV, i PEU, e quant’altro di esami…RMN senza e con MDC, dalle prime da un’ora e mezza ai 40 minuti di oggi, diplopie, faticabilità e stanchezza, insonnia…ma non voglio stare a elencare le negatività, sarebbe inutile e controproducente. Io negli anni ho evoluto il mio punto di vista rispetto la SM…fino ad arrivare a considerarla un dono, per vari motivi. grazie a lei ho potuto osservare cose e persone sotto una luce diversa, più realistica, ho “perso” falsi amici che hanno lasciato il posto ad Amici VERI, ho compreso cose che non sarei stato in grado di comprendere prima, HO TROVATO LìAMORE!
Di SM non si muore, anzi: si vive con più motivazione, si gustaogni singolo attimo e si percepiscono particolari a molti invisibili…!!
Ho deciso di essere parte attiva di questa realtà, scrivendo per il giornalino AISM di sezione, dirigendo l’InfioPoint (sappiamo quanto è importante esaudire le richieste di neodiagnosticati, o anche far sapere che NON SI è SOLI, ho tenuto corsi di inglese e informatica al Centro Diurno AISM)
Scusa, mi stavo dilungando troppo… ^_^ , è che mi piace scrivere!
A tutti noi faccio un grande In bocca al lupo e mando un abbraccio forte, nell’attesa che tutto ciò diventi un ricordo di un passato remoto che ci insegnato cose bellissime!! Ciao a tutti/e, ragazzi e ragazze!
Cara Ilaria leggendo la tua storia ho provato un brivido e un nodo alla gola.Io ho 50 anni e mi e’ stata diagnosticata la Sm a 29 anni, ma era già apparsa molto prima. L’ho odiata perché e’ arrivata quando incominciavo a fare progetti.ma per te e’ stato un vero pugno nello stomaco .cmq io sono 31 anni e vado avanti affrontando una nuova terapia. Forza cara dobbiamo lottare perché ci sono nuove cure!!!
Cara Ilaria anche io come te, ormai quasi sei anni fa, avevo sedici anni … quasi la stessa storia, tutto “strano”, tutto surreale … genitori che preferivano tacere, crisi di pianto dovute alle falsità lette da internet … Oggi a 22, grazie alla diagnosi tempestiva, mi sento una “bomba” (se così si può dire) … Vado in palestra, corro, conduco la mia vita esattemente come tutti; niente in più e niente in meno. Progetto il mio futuro e anche se a volte ho paura, andrò avanti sempre a testa alta con la determinazione e la speranza di stare sempre un passo avanti a LEI come ho fatto fino ad oggi. Un bacio Arianna!
Ciao Ilaria scusa mi sono dimenticata di dirti che la nuova terapia che sto facendo e’ veramente efficace comincio ad avere dei miglioramenti e sono 21 anni che ho la Sm e questa terapia ferma le recidive. Fra un po’ uscirà la mia storia. Ti saluto e abbraccio ciao da Catia
Io sono una mamma…anche mio figlio diego si è sentito male a 16 anni ,ora ne ha 23,è stata dura ma piano piano è andato avanti e noi con lui,ora è andato in scozzia ad edimburgo ha trovato lavoro ,c’è la fa da soloe noi orgogliosi ,buonafortuna ciao
Salve!!!
Attraverso questa storia ho rivissuto quel che è accaduto a noi un anno fa esatto, era il 6 marzo 2014 e tutto ha avuto inizio da una visita oculistica… mia figlia aveva 17 anni… tante cose da dire, tante da fare e tante ancora sconosciute…
In Aism della nostra regione abbiamo davvero trovato una nuova famiglia e un valido sostegno ma non è sempre così e con tutti, purtroppo si trovano ancora barriere e ignoranza anche da parte di chi dovrebbe essere competente…
Noi, siamo ancora sul percorso di “accettazione” perché purtroppo le cose in questo anno non sono andate benissimo, una ricaduta mentre faceva interferone e ora stiamo facendo esami per provare con un altro farmaco dopo che anche l’ immunosopressore non ha dato buoni riscontri… in sei mesi due farmaci e ora dobbiamo iniziare il terzo… se è pur vero che si sono fatti passi avanti e meno male, è anche vero che forse non tutti i casi sono uguali e ancora tanto si può fare…
Per noi ancora è presto per dire che riusciamo a conviverci e a svolgere una vita “normale” ma ci arriveremo… si deve e può e ci arriveremo!!!
La Ricerca è Speranza e la Speranza è Vita!!!
Buona fortuna a tutti…
Ciao 🙂 anche io sono “del 99” ma avevo 14 anni 🙂 capisco e ricordo tutte le sensazioni che hai descritto, ma ringrazio anch la patologia per avermi donato un tipo di empatia che probabilmente crescendo senza mai capire cos’è il dolore della malattia non avrei mai avuto. Ciao a tutte colleghe di sclerosi 🙂 buona battaglia!
Ciao Ilaria, la tua storia mi ha commosso, complimenti per come hai reagito, perché certo a 16 anni nella giovane eta e poi quando ancora non si aveva nemmeno la minima idea di cosa fosse la sm; sei solo incoraggiante. Grazie per la tua esperienza, continua a perseverare con forza e coraggio e con l’aiuto del vero Dio, ti auguro tutto il bene che desidera il tuo cuore. Un augurio a tutti gli amici di questo blog! Antonino l’ombra di Aurelia.
Ciao Ilaria, leggendo la tua storia mi sono commossa, forza coraggio! A me l’hanno diagnosticata che avevo una bimba di 6 mesi…mi è crollato il mondo addosso. Confido tanto anch’io nella ricerca. Un abbraccio
Quando ho scritto questo post è stato così normale che non ho pensato assolutamente facesse commuovere. Ringrazio tutti per emozionarmi con le vostre emozioni trasmesse nei commenti
Ciao Ilaria mi chiamo Salvatore ce l’ho da ben 23 anni, e ti dirò stessi sintomi e stessi ricordi di come li hai detti, ma la mia grande fortuna è stata mia sorella che non si è arresa ad aiutarmi, i miei genitori poverini nel 1994 erano poveri d’informazioni riguardo la SM , e come tutti i genitori solo la loro vicinanza potevano darmi. Ti dirò non cera l’oblico dei dottori di dirti subito la verità, almeno che tu non insistevi nell’obbligarli a parlare, e così fu dopo che mia sorella parlò con il mio medico da li il calvario. Fortuna mia che conoscemmo un neurologo x me oggi il mio angelo custode, che con molta calma me la mise avanti come se fosse un’allergia ad un polline ed iniziai cure con il cortisone, non ebbi gran che paura, ma il mio vero ricordo che rimarrà impresso nella mia mente è che piansi come un bimbo di tre anni e ne avevo 24 di anni. Quello che tu hai detto e che io ti dirò adesso dolce donna e che non dovrai mai arrenderti, davanti a nulla fagli vedere che sei più forte di lei e che si ti devi curare ma ti rialzerai sempre, e più sicura di fare le stesse cose che fanno tutti e non diversi da chi sta bene di salute. Oggi ho una figlia di 15 anni ed ho ancora più forza di andare avanti, non arrendermi mai finchè il mio DIO mi chiamerà, adesso grazie a mia figlia ho ancora più forza nel combatterla fallo anche tu angelo e non mollare mai CIAO ed auguri, lo dico a tutti voi che leggerete questa e-mail non mollate mai ed se possiamo aiutiamo i nostri ricercatori che forse un giorno non x per me ma x voi troveranno qualcosa di definitivo a tutte le patologie.
Ciao Ilaria , mi hai ricordato il periodo del’ingresso della sclerosi multipla nella mia vita e mi hai fatta commuovere .
Pensandoci adesso : ma quanto siamo forti ? sempre avanti a testa alta con i nostri momenti si e momenti no
Ciao e buona vita , Cristina