Oggi pubblichiamo la storia di una donna che ha scoperto di avere la sclerosi multipla quando era solo un’adolescente.
Quando ho scoperto di avere la sclerosi multipla avevo 15 anni.
All’inizio non ho capito subito di cosa si trattava e non riuscivo a comprendere cosa volesse dire questa parola, ma nonostante tutto ho continuato a vivere la mia vita come sempre.
Credo che in questo abbia giocato un ruolo importante la mia giovane età. In fondo quando si hanno solo 15 anni non si ha quella consapevolezza tipica degli adulti. L’essere una ragazzina ha fatto sì che, negli anni, facessi mia la malattia, imponendomi di essere più forte di lei. Sempre.
Dopo la diagnosi ho continuato dritta per la mia strada: ho studiato e lavorato contemporaneamente, mi sono laureata ed oggi ho un figlio di 5 anni ed un lavoro che mi gratifica.
Non ho certo avuto una vita facile, ma ho cercato di plasmarla come meglio potevo riuscendo a guadagnarmi tante soddisfazioni.
Oggi sono una donna di 32 anni alla quale piacerebbe vivere come gli altri: vorrei programmare la mia vita o fare progetti a lungo termine, ma questo è spesso impossibile per me. Nonostante ciò, però, io non mi arrendo e faccio del mio meglio.
È per questo che mi sento di dire che di una cosa sono certa: la sclerosi multipla non avrà mai la soddisfazione di vedermi chiusa in casa, ferma, a deprimermi.
Forse non andrò a ballare tutti i weekend, ma ho una famiglia splendida ed un figlio che è tutta la mia vita. E questo mi basta.
I sedici anni trascorsi in compagnia della SM sono un periodo troppo lungo da descrivere e raccontare, ma voglio comunque lasciare un messaggio positivo e voglio farlo con forza: questa «amica» si può combattere e nonostante la sua presenza si può continuare a vivere.
Se vuoi condividere anche tu la tua storia scrivi a blog@giovanioltrelasm.it
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