Oggi pubblichiamo la storia di Cristian che ha trasformato la sua passione per la corsa in uno stile di vita. Per non arrendersi alla sclerosi multipla.
Circa cinque anni fa, mi ero appena sposato quando, dopo 3 mesi, mi hanno diagnosticato la mia nuova «amica», la sclerosi multipla. Cinque anni di malattia, però, non mi hanno mai fermato e lo scorso 25 settembre ho corso la Maratona di Berlino.
Ho la sclerosi multipla, ma lei non avrà mai me! Questo è il mio motto, un modo di reagire, di non piangersi addosso e di combattere la malattia.
Ho cominciato a correre circa 6 anni fa per una sfida contro me stesso: non sopportavo più i miei 130 kg e quindi mi sono rivolto prima ad un dietologo e poi ho cominciato a praticare attività fisica. In un paio di anni ho perso 40 kg e sono tornato in forma.
Nel 2011 sono cominciati i primi sintomi della SM: perdevo l’equilibrio e non riuscivo a capire cosa fosse, così tappa in ospedale e dopo mille analisi, il verdetto finale: sclerosi multipla.
Un’oretta è il tempo che mi è servito per piangermi addosso, per capire cosa mi stava succedendo e per voltare pagina. Mi sono detto che ciò che non mi uccide, mi fortifica.
La corsa, una droga
Da allora la corsa è diventata una sorta di droga, la mia ossessione. Ho corso tutti i giorni 10 km per allenarmi, poi ho cominciato a partecipare a corse di paese, a competizioni varie, anche alle più blasonate, fino a giungere a correre lei, sua maestà, la Maratona. Quella di New York 2014 la porterò sempre nel mio cuore.
Mentre correvo pensavo già alla maratona successiva, quella di Berlino 2015. Il ritorno della mia «amica», della sclerosi multipla, però, ha scombinato i piani. Nell’agosto del 2015, infatti, è tornata a bussare alla mia porta presentandomi una nuova ricaduta ed un nuovo peggioramento fisico.
Tutto il lato sinistro del corpo era bloccato, altro che maratona. Non riuscivo neanche a scendere dal letto. La SM mi ha riportato in ospedale a fare un bel giro di boli di cortisone e quanto altro, ma il pensiero, il problema era Berlino.
Da buon testone ho deciso di partire lo stesso. Dovevo esserci, dovevo tentare. La corsa finisce dopo 11 km: il fisico non ha retto ed io avevo concordato con mia moglie che a quel punto mi sarei fermato. Tuttavia, avevo un solo pensiero in mente: non l’ho finita! Un sassolino nelle mie scarpe da running.
La sclerosi multipla si vince anche con la testa
Nell’aprile dell’anno scorso, quindi, mi iscrivo un’altra volta a quella maratona e, dopo mesi di allenamento, finalmente domenica 25 Settembre concludo la mia gara. Non con il tempo che mi ero prefissato, ma comunque conquistando la medaglia.
Ciò che voglio è far capire alla gente che si può essere forti anche da «malati», che si può correre e che bisogna reagire, perché la malattia sia vince anche con la testa. Se ti lascia andare o ti perdi per strada, il percorso è in salita e la vita con la sclerosi multipla diventa più difficile.
A volte mi metto nei panni di mia moglie che, quando sente la sirena di un’ambulanza durante una corsa, pensa sempre che quei soccorritori stiano cercando me e mi rendo conto di quanto non sia facile vivere al mio fianco.
Berlino è stata solo una tappa del mio percorso. A gennaio ho corso la Walt Disney World Marathon, in Florida… perché, come ho già detto, io ho la sclerosi multipla, ma lei non mi avrà mai!
Cristian
Se vuoi raccontare la tua storia e condividerla su GiovanioltrelaSM scrivi a blog@giovanioltrelasm.it
Grande Cristian!!!!! “Ciò che voglio è far capire alla gente che si può essere forti anche da «malati»”, è vero! Un abbraccio da un fratello di battaglia. Da 14 anni sono affetto da sm. Ma la forza è tutto. Buona Vita!
Ciao Marco
Non si molla niente
Proprio vero !!!!Anch’io mi sono avvicinata alla corsa…lo sport terapia!!!
Anche io con altri sei amici sclerati ho corso la regina delle regine!!!NY( novembre 2016) ..dopo solo sei mesi di allenamento..da zero a 42,197km e dopo solo venti mesi dalla diagnosi di SM( febbraio 2015) un abbraccio forte !!! Ivana
Grande Ivana
La corsa è la nostra cura
Ciao Ivana
Ti ho seguita te e i magnifici 7
Io sono un vecchietto al tuo confronto però la penso esattamente come te e continuo a correre correre correre e in questo modo tengo lontano il pensiero della mia malattia che mi ha sì cambiato la vita ma in meglio…e tanto anche!!!!
Ciao e buone corse amico runner
Grande roberto
Ciao Cristian….
Complimenti davvero, anche io ho avuto il tuo stesso identico percorso, anche io dopo aver scoperto la malattia ho iniziato a correre, non ti dico cosa sono arrivato a fare perché oggi la STAR sei tu….
Ma volevo solo dirti grazie perché 10 anni fa mi sentivo solo, ero l’unico con SM a fare maratone, e sono addirittura stato aggredito verbalmente da altre persone malate come noi che insinuavano che uno che fa maratone non può avere la SM….
Invece ora ci sei anche tu, e questo vuol dire che la “malattia” non potrà mai essere più forte della forza di volontà!!
Grande Cristian….. corri!!!
Ciao Alessio
Non ascoltare nessuno la nostra malattia e imprevedibile e purtroppo non uguale per tutti
Non mollare mai
Buone corse
E spero un giorno di farne una con te
La classe regina
Con due sclerati
é appena uscito un film di produzione spagnola/portoghese, si chiama 100 metros.. Non so se e quando uscirá in Italia, ma si basa su una storia vera di un malato di sm che dopo la diagnosi ha capito che arrendersi non é un’opzione e si iscrive ad una prova di triatlon 😉 e come te non molla mai.. ottimi esempi! 😀
Già visto in italia sulla piattaforma netflix
Grazie per la tua testimonianza e la tua storia Cristian, l’ho letta almeno 5 volte perché è bella, traspare forza. Mi ricordo di quando l’anno scorso mi fu diagnosticata, chiesi alla neurologa “dottoressa ma come è possibile, io fino ad una settimana prima del ricovero andavo a correre sul lungomare…” (sono di Bari). Come se non bastasse subito dopo ho subito un gravissimo lutto. Avevo abbandonato la corsa e ogni speranza di vita, ma ora mi sono risollevato e oltretutto leggendo la tua storia… Sì Cristian grazie, riprenderò anche a correre, ti voglio bene.
Giovanni era proprio lì dove io volevo arrivare
Voglio aiutare altre persone
E se ci sono riuscito sono al settimo cielo
Sei stato e sei eccezionale complimenti tutto ora io dopo 26 anni all età attuale 43 non riesco ad accettare un mostro così bravo bravo ciao .Matilde
Grazie Matilde
Grande!!! anche io come te ho cominciato a correre per star bene fin quando all’improvviso…questa sconosciuta ha bussato alla porta. un bel periodo di stop, ma alla fine la domanda ai vari medici era sempre la stessa: posso tornare a correre?
Ebbene si a distanza di due anni dalla prima “crisi” il 2 aprile ho corso la mia prima maratona a Milano, e come te non vedo l’ora di fare la prossima!!!!
Grazie Biagio
Live love run
Non si molla niente
Buone corse
Bravo Christian, io gia’ correvo da tempo ,nel 2006 avevo da poco corso la maratona di Roma quando mi è stata diagnosticata la sm..dopo un breve periodo di ” turbamento” pian pianino mi sono rimesso a correre e da allora ho corso diverse maratone e 5 ultra maratone (pistoia abetone),naturalmente continuando la terapia prescritta dal neurologo che mi segue,nel mio caso copaxone ..è la nosta medicina segreta,la corsitina, e fino a quando possiamo non molliamo di certo.un abbraccio
Grande bomber, una gara, la tua, senza pit stop. Quella dove il traguardo si taglia più o meno ogni giorno. Io ho smesso di fumare, chissà se un giorno, zampa permettendo…