Evento Giovani oltre la SM 2024

La mia vita condizionata da un intestino ribelle

Dicono che l’intestino sia il nostro secondo cervello e non avevo mai fatto caso a quanto tutto ciò potesse essere vero finché non l’ho provato su me stessa.

A dire la verità fin da bambina ho sempre avuto qualche fastidio che ha portato negli anni ad allenare il mio fisico a corse alla Bolt o a concimare campi e prati o, al contrario, a conservare gelosamente tutto ciò che ingerivo anche per più di una settimana (Questo è egoismo puro, eh?).
A niente sono serviti i miliardi di fermenti lattici, i kg di fibre o di verdure, o quei gel pubblicizzati per solidificare le feci, o quelle pastigliette antidiarroiche che sembra facciano miracoli.

Ricordo pure che, qualche anno fa, la gastroenterologa, dopo tutti i controlli possibili tra cui una simpatica colonscopia, mi propose un tappo, un tappo in gomma da inserire. Adesso, io credo che chiunque almeno una volta nella vita abbia avuto una scarica di fece liquida e credo che chiunque possa immaginare la potenza alla quale si “spara”. Ecco. La risposta alla sua proposta ve la siete data da soli. (Credo che mi sarei bucata pure i pantaloni!!!).

Realmente non posso collegare questi episodi alla sclerosi multipla ma so che i primi anni dopo la diagnosi la cosa era davvero ingestibile. E indimenticabile è stato il primo episodio di incontinenza fecale. Lo ricordo come fosse oggi. In macchina. Nella mia macchina. Ricordo perfettamente il senso di umiliazione, di disagio, di vergogna. Ed ero da sola. Terrorizzata. Sporca.
Sono tornata a casa mezza nuda e in lacrime. Non potevo crederci. Non poteva capitare a me. Ero delusa, arrabbiata. Ricordo il viso di mio padre che mi diceva di stare tranquilla. Ma io tranquilla non potevo stare.

Da quel giorno posso dire che la mia vita è realmente cambiata.

Ho iniziato a prendere Interferone per più di tre anni ed ho conosciuto così anche i miei primi attacchi di panico. Ho conosciuto quella sensazione di disagio, di agitazione, di paura, di “non riesco a respirare”, di cuore in gola. E sembra assurdo, ma le due cose su di me sono legate. Non riesco a capire se l’attacco di panico parte quando ho movimento intestinale e non sono a casa mia, o viceversa.

Dipendo dal bagno, dipendo dalla gente, dipendo dai luoghi più o meno affollati. La prima cosa che devo sapere è dove posso eventualmente andare. Sempre. E ci deve essere sempre anche un’alternativa, nel caso che “non si sa mai”. Per me che poi sono un’assidua frequentatrice di concerti questa è una condanna. E’ un prezzo molto alto da pagare.

Come in quello stadio a Bologna, a 15 minuti dall’inizio del concerto di Vasco. Ed ero in transenna. Il panico. Anche perché io quel posto me l’ero conquistato in coda da più di 24 ore. Qui Bolt davvero mi ha fatto una pippa (scusate l’espressione!) e la bontà di una signora in fila ai bagni chimici che vedendo la mia disperazione mi ha fatta entrare al posto suo. Risultato? Ore 20.59 ero di nuovo al mio posto!!!!

La sensazione è sempre quella. Mi cambia l’espressione del viso. Gli occhi si fermano e perdono qualsiasi luce. Sbianco. Sudo. Le gambe si indeboliscono, parte una simil scossa dai piedi e mi sento persa. Cerco il posto più vicino per svuotare, anche perché non ho molta autonomia causa anche l’indebolimento dei muscoli rettali che con gli anni si è creato: a volte si parla davvero di meno di un minuto. E la scena dev’essere tragi-comica credo perché si crea una lotta tra la forza di gravità e qualsiasi muscolo possibile e immaginabile che parte dall’ombelico in giù.

Ed è questo il motivo di molte rinunce. Da qui la scelta di frequentare o meno alcuni locali, o di andare o meno da qualche parte. Ho inventato tutte le strategie possibili e immaginabili aiutandomi anche con i microclismi per svuotare prima di uscire e stare un po’ più tranquilla con la testa (sapere che ho un po’ di meno all’interno del mio intestino mi rasserena poco poco). Ho la borsa piena di salviettine detergenti, di profumi, ho sempre un sacchetto di plastica con me o un cambio. Ma ammetto che questo è uno tra i sintomi più invalidanti per me.

Che dipenda o meno dalla sclerosi multipla, questa è una fragilità che non riesco ad accettare anche perché la vedo concretamente trasformata in una difficoltà. Vedo che per quanto forte io cerchi di essere ho detto molti NO. Dovrei invece imparare ad affrontare la cosa nel momento in cui ci dovesse essere l’imprevisto, e non preoccuparmene sempre prima limitandomi nei movimenti e nelle uscite.

Cerco di scherzarci sopra, cerco di sdrammatizzare ma il pensiero purtroppo è sempre quello: e se mi succede? Poi mi rispondo da sola con “Se, se e se… Se mia nonna avesse avuto le ruote sarebbe stata una carriola!”.

E molti “Se” me li sono posti sullo scrivere o meno queste righe, per me molto personali, e sullo scriverle o meno in forma anonima. Bhe, ci sarà chi ci riderà su, chi magari mi vedrà con un occhio diverso, e chi invece magari mi prenderà pure in giro. Ma ho deciso di metterci la faccia. Ho voluto provare ad avere coraggio.

“E’ normale che esista la paura, in ogni uomo, l’importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti.” (P.Borsellino)

 

Se vuoi condividere la tua storia su Giovanioltrelasm, scrivici a blog@giovanioltrelasm.it .

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51 commenti

  1. Sei forte
    Ti ammiro molto

  2. Morellini Monica Reply to Morellini

    Ciao Fanny. ..come ti capisco. …Non mi dilungo nella mia testimonianza ma lascio un Consiglio che,nel mio caso (malata da 26 anni,Tisabry ogni 6 settimane )da una Buona Mano!L’Idrocolon terapia mi aiuta tantissimo….e a Domodossola dove vivo c’è una bravissima infermiera specializzata per questa pratica.
    ..Ciao

    • Ciao Fanny… Ho 22 anni…
      Ti capisco un sacco… Sono circa 2 anni e mezzo che mi porto dietro anche io questa cosa…
      Ricordo come se fosse ieri la prima volta che mi è capitata, ero con il mio ragazzo (che nonostante tutto è ancora con me) “per fortuna” era sera e stavamo tornando da un amico ed ecco che non sono riuscita a trattenermi, mi misi a piangere e aumentai di gran lunga la camminata… Tornata a casa mia mamma mi disse di stare tranquilla e che capitava a tutti, ma in quel momento mi veniva difficile crederlo…

      Da due anni a questa parte mi trovo ad avere attacchi di panico se sono in mezzo alla gente, non riesco a prendere i pullman e a non stare male solo se sono in macchina con i miei genitori… e sopratutto frequento luoghi in cui so dove sono i bagni…

      Sono una ragazza che ama andare ai concerti, andare allo stadio, andare al cinema… Ma non è facile, devo trovare i posti più vicini al bagno o all’uscita…
      E per tutto questo mi trovo a dire un sacco di NO alle uscite in gruppo pensando sempre al “e se succedesse?”

      Sto cercando piano piano di superare questa grande paura che mi porto dietro, anche se ammetto non è per niente facile…

      Quando inizialmente mi capitava crollavo in pianti di tre ore, ma ormai ci scherzo pure su…

      Prendiamo tutto con un sorriso che è meglio.

    • Di che si tratta? Anche io ho lo stesso problema…anche per me è il sintomo più invalidante!

  3. Mi hai fatto sorridere, a tratti scompisciare dalle risate perchè io vivo questo problema da almeno 3 anni.
    Andare in bagno è diventata una vera ossessione. Tra rimedi di tutti i tipi, oscillo da periodi di stipsi a momenti di urgenza del tutto inopportuni. Sono sempre attenta a sapere dove sono in bagni più vicini e ammetto che anche quando non sento l’esigenza osservo l’affluenza di gente per sentirmi più al sicuro. Ho imparato anche a gestire l’incontinenza urinaria, triste quanto l’altra. Insomma, sono diventata un’assidua frequentatrice di cespugli e parcheggi e addirittura ho una bacinella sotto il letto caso mai dovessi trovare il bagno occupato dalle mie coinquiline. Però come te, ci scherzo molto e credo che sia l’unica cosa da fare, prenderla con umorismo, altrimenti siamo nella …. ahahahah

  4. Ho cominciato a leggere con la mia solita sufficienza quando leggo titoli sull’intestino, pensando ecco il solito articolo su un po’ di mal di pancia. Dopo poche righe mi sono accorto che avrei potuto scriverlo io. Mi sono fermato e ho lasciato stare quello che stavo facendo. Sono esattamente le cose che provo io e mi dispiace ma ti posso capire. Ho avuto la diagnosi di SM 2 sani fa ma da circa 20 soffro di questo problema con annesse esperienze tragicomiche al limite della sopportazione tant’è che per assurdo per me è più invalidante della SM, lo so che sembra una bestemmia ma per me è così, penso che almeno tu mi possa capire, le ho provate tutte stare in bagno prima di uscire, Imodium preventivo, cure psicologiche e tutte quelle cose che sai. Ho la vita rovinata non faccio quasi più niente che comporti la vita fuori casa e calcolare percorsi con bar e possibili soste d’emergenza è essenziale per me. Certo quando mi prende sono problemi, attacchi di panico e trovare un posto entro pochissimi tempo e sono tutti cazzotti allo stomaco,anzi alla pancia, e soprattutto al morale che è bassissimo e da anni sempre peggio, sono depresso e la diagnosi 2 anni fa non ha certo aiutato. Io non capisco se possa essere collegato alla SM in qualche modo. Non vergognarti, hai fatto un gesto scrivendo queste righe di estremo coraggio e per me di vera ammirazione. Un abbraccio. Fede.

  5. Roberta Mazzola Reply to Roberta

    Anch’io soffro di incontinenza fecale e purtroppo anche urinaria, la seconda è dovuta alle lesioni midollari che la nostra amica sclerosi continua a regalarmi e per la quale sto (finalmente) risolvendo con farmaci e fisioterapia mentre per quanto riguarda la prima non so più che pesci prendere, nessun esame mi ha dato una risposta concreta e stando al proctologo i miei muscoli non hanno nulla quindi viene data la colpa al colon irritabile, il problema è che io non la tengo in nessun caso, che sia a casa (quindi del tutto rilassata perchè so di avere il bagno a disposizione in qualunque momento) sia fuori.

    Vivo di pannolini rettangolari per i viaggi brevi e la vita di tutti i giorni e pannolini veri e propri nel caso di lunghi viaggi con annesso cambio, carta igienica umidificata e sacchetti nello zainetto che per me ha definitivamente sostituito le borse, questo per me è l’unico modo di riuscire ad affrontare la vita di tutti i giorni con più leggerezza senza vivere con il terrore di quando e come potrei sporcarmi.

    Tieni duro e se non ti da particolare fastidio potresti utilizzare anche tu questi pannolini per stare un po’ più serena, quanto meno se ti sporchi basterà darti una pulita e cambiare il pannolino, ti eviterà almeno l’imbarazzo di sporcare i vestiti e qualsiasi cosa con la quale tu sia a contatto.

    • Ho appena avuto il mio primo episodio di incontinenza. Mi hanno diagnosticato la scm ormai un anno fa. Ho sempre sentito una certa ,, leggerezza” sulla tazza ma non ci ho mai fatto caso più di tanto (sono sempre stato più preoccupato del mio occhio sinistro che funziona a intermittenza o della gamba sinistra che tende ad addormentarsi un po’ troppo spesso ). Oggi mentre uscivo da un ristorante con un cliente, beh niente ho sentito una strana sensazione di caldo dietro. Spero lui non si sia accorto di niente. Che palle però.

  6. Pier Luigi Reply to Pier

    Io mi sento esattamente come tu hai descritto… purtroppo non ho rimedi da darti.
    Cmq anche io dico sempre che mi reca più problemi lo stomaco che la SM.
    Secondo me le due cose sono strettamente legate.
    Forza e coraggio. Un abbraccio.

  7. Laura Brancalion Reply to Laura

    Ho la sm da 17 anni ma sto per chiedere a te e ad altri:
    Avete avuto questi fastidi gastrointestinali prima della diagnosi di sm?
    Tutte le indagini colon e videotenuescopia sono negative..
    Devo pensare ad escludere la sclero?

    Mio figlio ha 16 anni e da 4 anni vive come voi descrivete

  8. ciao, nn ho riso per niente ma mi sono immedesimata, sapessi quante volte è capitato anche a me, in macchina, in moto ed in casa d’altri. Anche io sto bene a casa ed al lavoro perchè so dove andare urgentemente.
    per questo siamo molto limitate, chi ci sta vicino ormai lo sa e ci pedonerà!! un abbraccio

  9. Carissima,
    io lo vivo da 8 anni e non c’è nulla di cui vergognarsi, a chi ride posso solo dire: “provateci voi a stare sereni”. Sclerata ma solidale con te, un pannolone per quanto poco affascinante è un valido aiuto durante le nostre emergenze. Sempre forti e coraggiosi, nonostante tutto 😉
    Un abbraccio
    Elisa

  10. Ho letto il tuo post con grande attenzione come sempre. Io non ho la SM ma il colon irritabile (come me….) e quindi comprendo perfettamente ogni parola che hai scritto e soprattutto il senso di continuo allarme che provi. Con la vecchiaia anche la vescica ha perso tono e così spesso le due cose coincidono….proprio ieri pomeriggio me la sono fatta addosso….. tra un pò mi metterò un bel pannolone e risolverò in questo modo il problema…..ma a quel punto il problema sarà trovare un pannolone della mia misura….. Sarà il caso che cominci a cercare!!!! Ti abbraccio forte forte donna meravigliosa!!!! ti voglio bene

    • Michela. Come al solito grazie a te che mi leggi sempre. E grazie anche per la tua testimonianza. Spero di essere almeno un po’ forte come te, e spero di saper prendere tutto sempre con il sorriso. Ps io il pannolone lo voglio con i tattoo!!!!! 🙂 Ti voglio bene!

  11. cara Fanny…. leggere che provi quello che provo io è stato davvero importante. grazie per il coraggio, grazie per aver scritto queste parole. ti abbraccio….

  12. Cornelia Gasparin Reply to Cornelia

    Grazie Fanny. Io ho il problema contrario. E’ da un anno che cerco un laboratorio, un medico che si occupa del microbiota. Io sono sicura che non è il colon, non sono i cibi ecc. è la nostra flora intestinale alterata. Che le malattie autoimmuni alterino il microbiota è ormai accertato, lo dicono ricercatori accreditati. Perchè allora è così difficile poter accedere ad un esame così? Contenere un problema di incontinenza o di assoluta “infermità” non è poca cosa come ben sappiamo e allora perchè non c’è la possibilità di fare qs esame? Perchè non si può aiutare qs organo così importante e così aterato dalla sm? Perchè? Scusate lo sfogo ma qs è una cosa che mi fa molto arrabbiare.

    • Concordo pienamente. La stessa AISM pubblica spesso ricerche in cui si parla del microbiota e SM. Tuttavia anche io ho provato a cercare un qualche modo per poter indagare questo aspetto…ma niente!!
      Trovo inoltre ridicolo che tali disturbi non siano ancora oggi collegati con certezza alla SM considerando le varie testimonianze tra cui la mia che di questi disturbi non conoscevo nemmeno l’esistenza prima della SM. Non possono essere solo coincidenze o altri problemi come la medicina spesso ci forza a pensare quando non sa fornire risposte quando c’è di mezzo la SM.

      • Ciao Giuseppe. Grazie mille per le tue parole. Già, io non lo so se le cose sono collegate, ma so che questa cosa accomuna molti di noi. Credimi che mi hanno rivoltata come un calzino per capire ma non mi hanno mai dato risposta. Sapere che non sono sola sicuramente mi da coraggio, e sono convinta che scrivere questo post in forma non anonima sia stata la cosa più giusta da fare.
        Grazie infinite.
        Un abbraccio!

  13. ti ho letto con molta attenzione ed ho rivissuto certe diciamo eufemisticamente “antipatiche” situazioni che mi hanno dato più problemi in assoluto a gestire correttamente per avere una qualità della vita accettabile.E’ un aspetto della SM che diventa primario perché cozza con l’accettazione o meno oltre che della malattia anche e soprattutto di te stesso.
    io penso di ritenermi “fortunato” perché la mia diagnosi risale al 2009 quando avevo più di 55 anni per cui ho avuto una vita precedente piuttosto intensa e varia, forse con molte troppe situazioni di stress che penso mi hanno portato allo stato attuale. Ma oggi cerco di non farmi pesare nulla di quello che faccio per vivere discretamente ed affronto i giorni che vengono con tutto l’ottimismo del quale sono capace, devo riconoscere che in questo sono anche supportato e sopportato da mia moglie.

  14. Eccomi! Altro sfigato con incontinenza fecale e urinaria….come dici tu, in quel meno di un minuto sudo e il panico non è normale. Abito in una città caotica come Palermo e se sono solo preferisco andare in moto anche col cattivo tempo che rischiare di stare nel traffico o peggio ancora di non trovare facilmente parcheggio. Se scappa lei, devo scappare prima io.

  15. Mi sono rivista nelle tue parole ma non ho mai parlato con nessuno di questo, per la vergogna. Ho la sm da 18 anni e ora ne ho 32, non so se questo problema sia realmente legato alla sm ma rimane il fatto che ho vissuto dei periodi davvero angoscianti per paura di farmela addosso fuori casa.
    Da un po’ non ho più questi episodi non so perché ma per fortuna è cosi, in ogni caso grazie perché mi hai fatto sentire di non essere l’unica.

  16. Grazie x questo articolo.. Mi ci ritrovo in pieno come tanti altri vedo.. Anche io ormai mi sono dovuta rassegnare ad avere sempre un cambio vestiti, pannolini e salviettine sempre con me.. Un senso di inadeguatezza che non passa mai.. Il terrore di dover usare un bagno dove poi entra qualcun altro.. O dover fare i salti mortali x riuscire a raggiungerne uno e sperare sia libero… O peggio.. Non riuscire a trattenere.. È una cosa talmente umiliante che mi sento morire ogni volta che capita… Anche a un passo dalla porta di casa.. Mi dico dai dai che sei arrivata e ce la fai.. E mentre giro la chiave nella serratura ecco che il mio corpo se la ride e mi frega.. Porca miseria! Non è un problema da poco.. Basta che mi agiti x qualcosa ed eccoci a correre al bagno.. Se mi innervosiscono idem.. Mi emoziono idem.. Devo uscire di casa sono alla porta ed ecco la maratona in bagno. Ti invidio la capacità di battere Bolt .. Io purtroppo non riesco a correre.. Quindi sembro una di quelli che danno podismo…. Chiappa stretta e camminata più veloce che si può… Ma non sempre va bene… Sono problemi che tante persone non capiscono o pretendono di sapere tutto.. Ma vorrei che vivessero con questo problema come noi.. E poi ne riparleremmo… Buona fortuna a te e a tutti noi.. E che il bagno ci sia sempre a portata di…. Sedere!!!

  17. Grazie Fanny per aver condiviso il tuo problema…quando ho letto il tuo post e tutti gli altri commenti ho

    pensato ” cavolo non sono la sola allora!” . Ho la sm dal 2007 e solo nel maggio del 2012, mentre ero in viaggio

    di nozze (che culo! ), ho iniziato ad avere problemi di incontinenza fecale…inutile dire tutte le problematiche

    che ne derivano sia a livello fisico che psicologico…inoltre avendo anche un bimbo di tre anni e mezzo ci sono

    cose che devo necessariamente fare e che mi creano non pochi problemi tipo la mattina accompagnarlo a

    scuola per me è terribile perché lo stimolo di andare in bagno mi viene puntualmente dopo che sono uscita di

    casa e se mi trattengo nell’orario per sperare di fare tutto in casa ovviamente rischio di fare tardi e trovare i

    cancelli chiusi…insomma ogni piccola cosa che prima facevo normalmente senza alcun problema ora è

    diventato come scalare una montagna. La cosa bella però è stato vedere che non sono l’unica e poter

    condividere questa grande difficoltà con qualcuno che comprende benissimo quello che provo è già tanto per

    me. Quest’anno sono stata per la prima volta al convegno ed è stato bellissimo ma non sono riuscita a parlare

    della mia problematica perché c’è molta vergogna a parlare di questo genere di cose e quando sono tornata a

    casa ho pensato che forse io ero una rarità….sto provando a vedere se c’è qualche speranza di risolvere con il

    Professor Carlo Ratto che ho letto su internet è esperto nel risolvere l’incontinenza fecale, ho fatto una prima

    visita (a pagamento ovviamente) e mi ha dato da fare la manometria anorettale, l’ecografia endoanale e

    l’elettromiografia dei potenziali evocati che sembra serva a confermare il disturbo collegato alla sm…ho fatto

    tutti gli esami e il 18 gennaio vado a fargli vedere le risposte e poi si vedrà…vi farò sapere comunque!

    Invece per l’incontinenza urinaria ho provato varie pasticche ma niente, mi è rimasto di fare le punturine alla

    pancia di botox …qualcuno ha già provato? Tanto qui è tutto un esperimento! Se come dicono la ….. porta

    fortuna noi dovremmo avere un gran culo nell’avvenire ahahahahahah

    Scherzi a parte, Un forte abbraccio a tutti voi

    • Ciao Laura, Grazie infite per la tua testimonianza e per aver condiviso con me e con noi questa problematica che capisco perfettamente. Come ho scritto nel post, non so se è legato o meno alla SM, ma so che certi problemi non li avevo così frequenti. Non sapevo se metterci o meno la faccia, visto l’argomento un po’ difficile ma ho voluto fare proprio questo:far capire a chi vive questo disagio che non è solo.
      Se ti va quando fai gli esami, fammi sapere come andrà! grazie infinite ancora. Un abbraccio!!!

      • Ciao Fanny, anche se con un po’ di ritardo vi scrivo per aggiornarvi sulla visita avuta a fine febbraio con il prof. Ratto… Mi ha confermato il legame dell’incontinenza con la Sm e mi ha proposto una terapia che si fa inserendo un piccolo aghetto in un punto preciso del piede e tramite un monitor si danno delle scosse che vanno a “rianimane” I muscoli del pavimento Pelvico…dice che una volta imparato come si fa è possibile anche farlo a casa da sola. In teoria ci sarebbe stata come soluzione l’inserimento di un placemacker ma è incompatibile per chi ha la Sm in quanto non ti permette più di fare risonanza magnetica quindi è da escludere… Proverò con questa terapia e vi terrò aggiornati! Vorrei tanto riuscire a risolvere questo problema perché non ce la faccio più!!!
        Un abbraccio grande, Laura.

        • Ciao Laura,
          Nonostante io non sia giovane come molti di voi, ho 56 anni, mi immedesimo in ogni vostra esperienza.
          Sono malata da 22 anni e sono in carrozzina. Neanche a dirlo, ho la stessa incontinenza fecale. Mi interessa sapere come è andata l’esperienza dell’aghetto sotto il piede. Grazie della tua risposta.

  18. roberto folla Reply to roberto

    ciao sono roberto ,dal panico alle rinunce ………………………
    un po di sana ironia è tanta forza di volontà ti farà dire E’SONO ANCORA QUA’

  19. ti comprendo eccome… sono anni che sono diventata bagno-dipendente. Il mio cervello e il mio corpo sono due estranei, due entità separate che non si parlano; pertanto conosco bene quella terribile sensazione di disagio e vergogna nel non poter gestire il proprio corpo.

    • Ciao Dora, grazie per la tua testimonianza e grazie per la comprensione. Inutile che spighi altro se capisci eprfettamente ciò di cui parlo. Dovrei inventare un water portatile con tanto di deodorante 🙂 Un abbraccio forte!!!

  20. ciao io sono vanni, s.m.s.p. da 45 anni. decorso, rabbie e fatiche come tanti. farmaci assai. la s.m. non mi ha impedito di laurearmi in ingegneria, lavorare per sei anni nel privato e sedici nel pubblico. sposato dal ’92. ora in carrozzina e in pensione ho subito in gennaio ’17 una resezione intestinale con asportazione di 80 cm di intestino. ora sono in attesa che l’intestino riprenda quel minimo di funzionalità che mi permetta di vivere senza avere sempre l’angoscia di farla. è diffffffffficile conviverci.

    • Ciao Vanni. Piacere. Ti ringrazio per la tua testimonianza e grazie per aver letto di me. Ti mando un abbraccio forte e ti auguro che tutto si sistemi al meglio. Forza, sempre!!!!!

  21. non ti conosco ma ti stimo abbestia, mi sento la tua versione al maschile e mi piacerebbe fare la tua conoscenza almeno virtuale per magari darci qualche consiglio che male non può fare, lascio il mio indirizzo facebook sotto la voce sito web se vuoi contattarmi. applausi soprattutto per averci messo la faccia, complimenti a te

    • Grazie Gigi! Scusa il ritardo ma mi ero un po’ persa per strada. Mi hai fatto sorridere dicendo che mi stini abbestia 🙂 Ti ringrazio infinitamente per aver letto di me e per avermi contattata. Un abbraccio.

  22. Grazie Fanny per aver condiviso il tuo problema sei stata coraggiosa, ed è così che si deve fare, non dobbiamo assolutamente vergognarci da nessuno.
    Premetto subito di scrivere che non ho la sclerosi multipla ma sono nato con una grave cardiopatia ho subito 2 interventi a cuore aperto nel 1965 e nel 1971 e di conseguenza ho una paraparesi spastica, encefalopatia, ho sia la vescica che l’intestino neutologici con completa incontinenza sia alla cacca che la pipì da sempre praticamente da quando sono nato, riesco a deambulare solo pochi passi con un deambulatore

    Fin da piccolo ho avuto numerosi ricoveri ospedalieri causa infezioni urinarie recidive, nel 1980 mi hanno effetuato un esame urodinamico che ha rilevato un consistente ristagno vescicale e da li ho iniziato a fare il cateterismo intermittente per togliere il ristagno prima 2 volte al giorno mattina e sera poi via via ho dovuto aumentarli e farli ogni 4 ore, certo che le perdite di urina nell’intervallo di un cateterismo e i sucessivo erano molto consistenti anche perche costretto prendere diuretici per limitare il scompenso cardiaco, dal 2001 a causa di un eritema consistente causato dalla pipì e al pannolone ho dovuto optare per un catetere folley fisso che cerco di alternare il piu possibilie tra fisso e autocateterismo.

    Anche se l’incontinenza urinaria mi ha sempre creato molti disagi fin da bambino e visto che rimedi non ci sono stati e non ci saranno mai, mi sono dovuto rassegnare e conviverci portando il pannolone 24/7, quello che non mi sono ancora rassegnato e non ci riusciro mai è l’incontinenza fecale perche non sento proprio nulla, ne quando mi scappa, ne quando la sto facendo e mi accorgo solo dopo quando ho gia fatto tutto e quindi e molto piu invalidante

    Purtroppo a causa dell’intestino neurologico e i farmaci che devo prendere per il cuore non riesco scaricarmi spontaneamente e per evitare sia la formazione di fecalomi ( che poi devono togliermeli manualmente perche da solo non riesco farlo) sia le infezioni urinarie che sono quasi sempre causate quando l’itestino e troppo intasato,sono costretto a prendere un lassativo 3 bustine di movicol tutti i giorni solo cosi riesco si a scaricarmi ma purtroppo la faccio addosso e mi accorgo solo dopo quando gia fatto tutto, questo problema ci limita molto la vita almeno me mi impedisce di uscire di casa esco solo per recarmi a fare delle visite o esami ecc. e quando esco devo sempre portarmi indumenti di ricambio pannoloni, salviette umidificate, pantaloni ecc. inoltre ho sempre la donna che mi accompagna e nel caso mi succeda
    di farmela addosso ( e succede spesso) mi pulisce mi cambia ecc.

    Un abbraccio Fanny

    • Ciao Gianni. Ti chiedo infinitamente scusa per il ritardo nella risposta ma a volte capita che gli impegni siano troppi e che ci si perda un po’ per strada. Non so come ringraziarti per aver condiviso con me e con noi la tua esperienza anche se non legata alla sclerosi multipla. Sei coraggioso anche tu. Credo che tu abbia molto da insegnare. Non so trovare le parole in questi casi. Ti mando un forte abbraccio e spero davvero che prima o poi almeno qualcosa si riesca a risolvere. Te lo auguro con tutto il cuore. Un abbraccio.

  23. Ciao Fanny, anch’io ho la SM e gli stessi problemi intestinali: una tortura! Sono contenta che tu abbia pubblicato la tua esperienza e ti stimo. Anch’io per l’incontinenza urinaria, circolo “attrezzata” e so che è pesante, scomodo – ma certamente meglio che non arrivare in tempo in bagno e farsela addosso – e, come Gianni conosco bene l’uso del Movicol e il fecaloma ogni tanto mi fa compagnia. Ma, anche se spesso sono out, sono contenta e godo dei giorni buoni perché, dopo esser stata “curata” inutilmente per circa vent’anni con antipsicotici e benzodiazepine, per errata diagnosi di bipolarismo, finalmente si è capito che i miei problemi derivano dalla SM. Un abbraccio forte forte.

  24. CIAO FANNY
    TUE TESTIMONIANZE MI SANNO AIUTARE E’ POSSIBILE AVERE UN CONTATTO CON TE?

  25. CIAO SHARON UN ABBRACCIO

  26. Ho 27 anni e purtroppo ne so qualcosa, ho incontinenza fecale e urinaria. Dopo un incidente stradale 2 anni fa, ho avuto una contusione del cono midollare.

    Anche tu sembri giovane, non hai avuto problemi nelle relazioni di coppia e amicizia? Io si, troppi.
    Non è facile parlare di un problema del genere con una ragazza appena conosciuta..

    • Ciao Vincenzo, scusa il ritardo ma mi sono dovuta fermare un po’. Io ho 36 anni e no, non ho avuto problemi nelle relazioni di coppia ne nelle amicizie. Caratterialmente non sono una che tiene dentro le cose per cui, chi mi sta accanto deve anche sapere che posso di punto in bianco stare male. Parlarne mi aiuta. Devo ammettere che la mia non è un’incontinenza fecale quotidiana e che mi posso aiutare con alcuni “trucchetti”, ma sicuramente dipendo dal bagno quando esco. Grazie per la tua testimonianza. So che non è facile parlare di qualcosa di simile. E grazie che l’hai fatto. Un abbraccio.

  27. Ciao Vincenzo io ne ho 71 anni ma sono completamente incontinente sia urinaria che fecale fin dalla nascita

  28. LUISA BALDISSERA Reply to LUISA

    Ciao sklerati! Mi ritrovo con tutti i commenti … Se non soffro di incontinenza fecale è solo perché ho una stipsi costante 😀 Per l’incontinenza urinaria consiglio vivamente la tossina botulinica sl muscolo detrusore della vescica. Intervento con SSN, in day hospital, sedazione profonda,, effetto che dura 6-8 mesi. Tutta un’altra vita, almeno per questo aspetto.,che non è marginale .

  29. Sei una bella persona. Clistere = mal comune mezza popò. Io ho la vescica neurogena non senpre ma a sorpresa.

  30. PRESUMO CHE L’AGO NEL PIEDE + MONITOR PER ATTIVARE LA MUSC.PELVICA COINCIDA CON UNA TECNICA CHIAMATA BIOFEEDBACK, COLLAUDATA DA UN BEL PO’ DI ANNI NEI CENTRI OSP., A GENOVA E’ STATO ADOTTATO NCHE PER L’INCONTINENZA FECALE, PARE CON BUONI RISULTATI. BISOGNA CHIEDERE UNA CASISTICA AL PROF.BERTI RIBOLI, CHE HA SCRITTO UN ARTICOLO SULLA QUESTIONE. AUGURI.

  31. Salve, io ho un problema di stipsi costante ormai quasi insostenibile e cistiti croniche, nonostante abbia un pacemaker stimolatore per la vescica… Qualcuno di voi conoscete bravi dottori in sud d’Italia per la stipsi legata alla SM?
    Grazie mille a tutti

  32. Non sai quanto ti capisco, stesse emozioni e sensazioni, ti senti una bambina di un mese non riuscire nemmeno a mantenerti per non parlare dei mal di pancia tutti i santi giorni.
    Anch’io sono una da “transenna” andavo in bagno mille volte prima di entrare più passano gli anni più è difficile.
    Un abbraccio

  33. Buongiono carissimi.Condivido tutto ciò che avete scritto…Affronto con difficoltà la questione intestino essendo partito da li il tutto prima che mi prendesse la gamba.Avvolte delle gocce omeopatiche mi aiutano ma non sempre..anche perché evitare certe situazioni non è mai facile.Sto ore in bagno prima di uscire di casa e nonostante ciò ancora rischio di avere sgradevoli sorprese ogni tanto..

  34. Giuseppe Taurino Reply to Giuseppe

    Ciao, hai descritto tutta la mia vita in pratica,lunedì ho elettromiografia perché ho dolore continuo alle gambe e stanchezza cronica da sempre, credevo fosse la diarrea,ma nulla,ora ho problemi con la memoria a breve termine e con il caldo sono un cadavere ho 41 anni e a sto punto dopo tante visite e analisi e visto come depresso e paranoico sarei quasi contento che il risultato fosse la scm almeno do un nome alla mia tortura.

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