Il neurologo mi prende appuntamento per la tossina botulinica, per “vedere se può essere utile al mio caso”. Mi fa camminare, mi visita le gambe e mi dice “Si, facciamola”.
Mi volto e già lo vedo caricare una siringa con un bell’ago. Ormai non ho più paura degli aghi: in questi 18 anni di sclerosi multipla ho fatto talmente tanti prelievi e punture. Questa volta però le sue dimensioni mi hanno fatto sussultare.
Posiziona gli elettrodi, sulla coscia e poi il polpaccio e accende il macchinario per “sentire” il muscolo. In due minuti, o forse meno, inietta le dosi nell’adduttore e nel soleo (un muscolo con un nome così? E chi lo conosceva!).
Ecco mia madre, che era presente, la volta dopo non è voluta entrare. Il rumore e l’agone le facevano impressione!
Ora sono alla seconda iniezione, nella mia simpatica gamba rigida. Il percorso sarà lungo: almeno per un anno, ogni tre mesi, dovrò andare in ospedale per la somministrazione e soprattutto dovrò fare tanta fisioterapia. Devo fare fisioterapia due volte a settimana, perchè la tossina senza fisioterapia è inutile.
Funziona? Cammino meglio? La prima iniezione mi ha tolto i crampi e gli spasmi. Con la seconda son tornati, ma la rigidità è diminuita e l’equilibrio è migliorato.
Con una paura matta di cadere e di non farcela prima di spiccare il volo. Si lo so che sono 2 centimentri, ma per me è come un salto in lungo!
Anni di gambe rigide e pesanti ti fanno rimpiangere di quando ballavi correvi per le scale e saltavi. Soprattutto pensi a quante volte non hai corso o saltato, pensando che avresti avuto tutta la vita per farlo.
Mi godo questi saltelli fin quando dureranno!!
Se vuoi condividere la tua storia scrivi a blog@giovanioltrelasm.it
Rispondi