“Ricordo come fosse ieri la prima volta che ho partecipato a questo evento, avevo ricevuto la diagnosi da poco, avevo visto l’annuncio sulla mia bacheca social, e avevo deciso di partecipare con il mio fidanzato. Mi ricordo bene, durante il viaggio, la paura di trovarmi in mezzo a tanti ragazzi che mi avrebbero ricordato la mia sclerosi multipla. Mai mi sarei immaginata che una volta entrata in quella porta, mi sarei trovata nel posto giusto. Dove volevo stare. Il sorriso dello staff, le parole degli esperti, le storie dei ragazzi, mi hanno subito fatto sentire a casa.”
“Io sono venuta all’evento per la prima volta pochi mesi dopo la diagnosi, e sono venuta da sola, perché pensavo che fosse un momento da affrontare così, da soli. Fa un certo effetto vedermi oggi qui, sul palco, a parlare a voi che a vostra volta siete qui per la prima volta, e pensare che decisamente non sono sola”.
Bastano queste poche parole dette da Dalila e Arianna all’inizio dell’ultima edizione dell’evento GiovanioltrelaSM per spiegare cosa è e cosa rappresenta per migliaia di ragazzi che hanno avuto la fortuna di partecipare. Un momento che cambia la vita, un momento che può far paura affrontare. Ma una volta varcata la soglia, apre porte e prospettive inaspettate.
Nuove prospettive è proprio il tema di questa edizione. Di fronte a una diagnosi che ribalta la vita, che riempie di incertezze, dubbi e paure, è fondamentale resettare, ripartire da un altro punto di vista, aprirsi a nuove possibilità, opportunità e progetti.
E’ quello che hanno raccontato i protagonisti della prima mattinata dell’evento, che potete vedere nel video. A cominciare da Francesco Vacca, Presidente Nazionale di AISM, che usando una metafora artistica ha detto: “Adottare una prospettiva diversa è una scelta. La vita è una tela bianca, e le vostre scelte possono trasformarla in un capolavoro”.
“ll vero viaggio non è scoprire nuove terre, ma guardare il mondo con occhi diversi. La diagnosi c’è, non possiamo cambiare la realtà, ma possiamo cambiare il modo la guardiamo. Possiamo accogliere la sfida di ridefinire con nuove prospettive il modo in cui la viviamo”. Rachele Michelacci, vice Presidente di AISM, ha citato Proust per far capire la potenza del messaggio di rivendicare la propria umanità e andare oltre i propri limiti.
La storia di Lorenzo è un percorso che parte da una vita del tutto normale e senza problemi, in cui la diagnosi cade come un fulmine e lo catapulta in un incubo di dubbi e timori. Un tunnel in cui non sembra esserci futuro. Fino a che non è arrivata la svolta che ha gli ha fatto cambiare prospettiva, appunto. Quante volte abbiamo letto storie come la sua anche in queste pagine nei quasi 15 anni del blog.
Erica Rossi e Jessica Podda hanno portato la propria esperienza di vita sul palco dell’evento GiovanioltrelaSM. Vite mai dritte, piene di curve, emozioni, stop improvvisi e cambi di direzione, che hanno portato Erica a guidare safari in Africa, e Jessica a diventare una ricercatrice-podista.
La prima mattinata di evento si è chiusa con l’emozionante testimonianza poetica di Omar, che ha raccontato il suo percorso prima e dopo la diagnosi, e nel suo caso l’incontro con la Sezione AISM ha cambiato la sua vita. Gli ha fatto intraprendere un percorso psicologico, e gli ha fatto incontrare pure l’amore della sua vita. Era presente in sala anche, Eleonora, che in passato ha scritto per GiovanioltrelaSM.
Non ci poteva essere chiusura migliore del loro abbraccio in sala, tra gli applausi e le lacrime del pubblico. Lacrime di emozione e di gioia, la gioia di trovarsi ancora una volta nel posto giusto, nel posto in cui non si sta più soli, nel quale ci si sente a casa. Nel quale si può andare, insieme, oltre la SM.
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