Evento Giovani oltre la SM 2024

Prendere la vita a calci e pugni?

boxe

Chi di noi non ha mai letto o sentito questa frase? Beh, io ultimamente forse l’ho presa proprio alla lettera. Era un sabato, un sabato che doveva essere un giorno qualunque. Con la mia spensieratezza e con la convinzione di essere una ragazzina, ho deciso di affrontare un viaggio in giornata di più di 500 km andata e ritorno con tre amici: destinazione Thay Boxe Mania 2015, Torino.

All’andata l’emozione era tanta che nascondeva la stanchezza e la rigidità di quelle gambe ormai stufe della strada che scorreva sotto di noi. Il palazzetto era gremito di gente, atleti che portavano sul corpo i lividi e i segni della fatica che quotidianamente dovevano sfidare, e i miei occhi  che si riempivano dell’energia che tutto questo emanava. Guardo il ring, lo studio, mi incanto. Arriva il momento per noi più atteso: Armen Petrosyan e il ritorno del grande Gevorg Petrosyan, “THE DOCTOR”, dopo un brutto infortunio che l’ha costretto a fermarsi. Già, perché anche i migliori inciampano. Due amici, due esempi nella Muay Thai e nella vita. Li guardo combattere, sudare, vincere. Leggo nei loro occhi la voglia di dimostrare soprattutto a sé stessi quanto il sacrificio possa ripagare e possa renderti forte e coraggioso. Perché in fondo, anche loro, su quel ring, sono da soli come noi e non sanno come andrà a finire, ma sanno che lotteranno con tutte le forze che hanno per restare in piedi.

Ed è come per magia che qualche giorno dopo prendo la macchina, faccio 30 km e vado, decisa, convinta. Prima di aprire la porta di quella palestra mi domandavo che cavolo ci facessi lì: non conoscevo nessuno ma soprattutto ormai non ero più quell’atleta abituata a fare allenamento 7 giorni su 7. Mille dubbi e domande. Apro. Mi trovo due visi amichevoli, dolci, due visi che avevano visto il mio terrore e la mia insicurezza. Aspetto l’arrivo dell’istruttore. Mi cambio, ormai è fatta, ci sono dentro. Guardo i miei compagni, (chiaramente il mondo della Thay Boxe non pullula di donne, ma la ragazza che mi è accanto è così carina che mi tranquillizzo) li studio e prendo in mano la corda per saltare. Iniziano le prime frustate sui piedi scalzi, frustate che mi tiro ogni qualvolta non riesco a coordinare braccia e gambe. Piegamenti, squat, addominali. Erik, l’istruttore, con pazienza e professionalità, mi affianca e inizia ad insegnarmi le prime tecniche con le braccia. Mi muovo come un bradipo ma vedo che il corpo reagisce, suda, fa fatica ma la mente si libera. Un’ora e mezza di puro impegno e divertimento.

Non potrò mai dimenticare il dolore allucinante alle gambe, alle caviglie e agli addominali le prime settimane. Dolore che non mi ha fatto mollare, dolore che mi ha spronata a continuare, ad impegnarmi, a sfidare me stessa e i miei limiti. Giorno dopo giorno con l’aiuto dell’istruttore e dei miei meravigliosi compagni di fatiche, vedo il mio corpo cambiare, e questa volta in positivo (anche se devo ancora capire come smaltire i rotoloni di ciccia che il cortisone ha posato su di me). Mi stupisco come una bimba nell’aprire i doni di Natale quando mi accorgo che riesco a saltare, quando vedo che il fiato aumenta e che la grinta si moltiplica come per miracolo. Imparo ogni giorno, imparo soprattutto a credere che ce la posso fare, che posso fare quello che fanno gli altri, magari con più calma e meno forza, ma voglio farcela! Alla fine di ogni allenamento sono stremata ma felice, felice perché finché ce la farò fisicamente continuerò con tutte le mie forze a prendere a calci e pugni non solo il sacco o l’avversario, ma soprattutto la vita!

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41 commenti

  1. Lascia che ti chieda una cosa Fanny. Sanno della tua malattia? Ufficialmente intendo. Perché con una diagnosi di SM mi sorprende che si prendano la responsabilità anche solo di farti mettere il naso dentro la palestra.

    • Caro Paolo, certo che lo sanno e io, come tutti, faccio annualmente una visita sportiva per l’idoneità. Perchè mai non mi dovrebbero lasciare entrare? Non sono infettiva…:-P

      • Sei una grande!!!!! Non mollare e continua così….. Io anche ho la SM e ho sempre fatto sport e ora… pur con tutte le difficoltà che la malattia comporta .. ne faccio il doppio di prima!!!! Ciaooo

  2. E perchè mai non dovrebbero? Chris Wright è un cestista per Pesaro in serie A di Basket e ha esordito in NBA.. ha la SM ed è un 89! 🙂

    • A me per fare il corso AFA (promosso proprio dall’AISM!) è stato necessario un certificato medico per attività non agonistica (anche l’insegnante lo trovava una burocrazia ridicola!).
      Il mio medico di base (che ovviamente me l’ha fatto a pagamento!) ha voluto prima vedere un elettrocardiogramma (ho la SM, mica sono tachicardico!) e poi è riuscito a scrivere che sono “di sana e robusta attività fisica” . Ma che significa?
      Continuo a pensare che il nostro problema non è la malattia, è la burocrazia!

      • Comunque sono felice per te Fanny 🙂

      • Sai Paolo, per una nuova normativa, si devono tutelare richiedendo il certificato medico dappertutto. Io avendo fatto l’agonista per anni lo dovevo fare ogni anno per poter gareggiare a livello regionale e nazionale. Comunque sia, l elettrocardiogramma è una prassi nei certificati sportivi, non ti preoccupare. 😛

  3. DIO CHE EMOZIONEEEE!!!! Fai venire voglia di mordere il mondo già solo nel legerti. Credo che mi salverò questo post sui preferiti per rileggerlo al bisogno. Mi hai fatto un gran bel regalo di compleanno con la ciò che hai raccontato e ti ringrazio perché subito dopo averlo letto sono sceso in cantina a staccare i miei pattini da quel chiodo. Grazie per la grinta che mi hai trasmesso

    • Caro Roberto! Che piacere!!! E’ bellissimo leggere queste cose e sapere che ti ho dato un po’ di forza!!! E tanti auguri di buon compleanno allora!! 😛 Non rimettere i pattini sul chiodo, mi raccomando!!! Non mollare!! MAI! Un abbraccio!!!

  4. Grande Super Fanny!

  5. Sei una guerriera! Mai mollare! Grazie per la forza che trasmetti a chiunque.. anche solo con una frase. C’è bisogno di coraggio per tutto e se e quando ti mancherà io lo cercherò con te!♡

  6. Tu sei unica!!! Tu sei il mio esempio. Non mollare mio grande orgoglio.. e ce la metterero’ tutta x riuscire ad essere sempre all’ altezza della persona umana che dimostri di essere giorno dopo giorno.. per essere almeno la metà della donna che sei. Ad ogni passo avanti che fai mi riempi di gioia; ad ogni passo indietro che fai mi riempi di orgoglio.. perche lo trasformi semplicemente in una breve pausa per poi riprendere a correre più forte di prima!!!
    Sei il mio orgoglio,ti voglio bene uragano!!!

    • Antonella, io da te ho solo che da imparare! Sono fortunata ad averti accanto e ad averti come amica! Grazie perchè in ogni momento mi sai incoraggiare e dare la spinta di cui ho bisogno! Ti voglio bene ARCOBALENO!!!

  7. FANNY SEI UNA GIOIA VORREI CONOSCERTI GRANDE

  8. Fanny Non è la prima volta che ti leggo ne che apprezzo e stimo tantissimo quello che esprimi (tu sei sempre la pimpa.. Lo ricordo bene!!)! È un periodo abbastanza di merda per me, non ho più molta fiducia nel futuro e vivo perennemente spaventata, non godendomi nulla sei giorni che vivo.. Oggi pomeriggio ho letto il tuo post e devo dirti grazie.. Subito dopo ho messo la tuta, musica nelle orecchie r mi sono andata a fare una camminata di un’ora! Ora sono tutta dolorante ma devo dirti grazie, mi hai davvero motivata!
    Tanti baci!! E in bocca al lupo.. Nn smettere mai di essere così!

    • Veronica!! Sono proprio io, la PIMPA :-P! Che dirti! Innanzitutto mi spiace leggere che non è un bel periodo per te e spero che passi davvero in fretta: purtroppo non ci hanno concesso la disperazione e la sfiducia :-(! E’ giusto che ci siano anche momenti bui ma come hai visto poi è bastata la musica giusta e la chiave corretta per provare a staccare e a credere di nuovo in te! Sei stata bravissima a reagire carissima! Continua così! Non mollare! E GRAZIE DI CUORE CHE LEGGI DI ME! Un abbraccio, forte forte!!!

  9. E chi avevi dubbi che non ce l’avresti fatta anche qui! Brava la mia roccia! Tu non puoi capire quanto sono orgogliosa di te… soprattutto perché FINALMENTE stai affrontando TUTTO solo con la tua forza. Ce l’hai fatta vita mia! … keep it up love! This is your life

    • Vita, GRAZIE che mi ricordi sempre che ora ce la sto facendo da sola! Però è cosi perchè so che anche se non vicina ancora, tu ci sei! Sempre! Qualsiasi cosa mi succeda! Grazie!!!! <3

  10. Fanny sei il mio mito!!!!! penso che se fossimo vicine riusciresti a trascinare anche me. Ti voglio bene e ti ammiro ma questo ormai lo sai 🙂

    • Michela! Non fai mai male sentirsi ripetere da persone come te che mi vuoi bene 😛 E non ho dubbi sul tuo venire ad allenarti se solo fossimo state più vicine! 😛 Grazie che mi leggi sempre e che ti chiedi di me! Sono orgogliosa io di esserti amica!! Ti voglio bene!!!!

  11. Grande Fanny! Ho cominciato a fare arti marziali dopo la diagnosi e mi ha cambiato la vita ridandomi la sicurezza che avevo perso. Ogni tanto torno a casa con qualche osso rotto, ma la voglia di continuare è troppa 🙂

    • MItico Marco!!!! Grandissimo!!! Vedi? Indubbiamente siamo fortunati ed i sintomi che abbiamo ci permettono di allenarci duramente ma già la voglia di farcela a mio parere aiuta! Non fregartene delle ossa rotte, io sono piena di lividi alle gambe per i kick e prima o poi mi aspetto anche qualche occhio nero! Ma vuoi mettere le soddisfazioni?? 😛 Continua così caro mio! Uno sclero abbraccio!!! 😛

  12. Fanny, sei un’iniezione di pura positività! Anch’io ho la SM (diagnosticata ufficialmente da 2 mesi) e, credimi, vorrei poter avere anche solo la metà della tua forza. Mai mi darò per vinta! E poi, ormai, ho capito che è solo una questione di prospettiva. Prima la vita la vedevo da un punto di vista, adesso da un altro, ma in ogni caso, è ugualmente bella e vale la pena di vivere al massimo ogni secondo.
    Un abbraccio

    • Chiara, “benvenuta” in questa famiglia (avrei preferito per te che ci fossimo conosciute in un altra occasione)! Guarda, io sono diagnosticata ormai da 4 anni ed è normale che all’inizio ci si senta molto spaesati. La forza e la grinta la devi trovare in te ma la devi anche “rubare” da chi ti circonda! Devi essere fiera di voler lottare per combattere quotidianamente questa “bestia”! Pensa a te! Cambia prospettiva in continuazione e credi nelle tue possibilità!!! In bocca al lupo! Un abbraccione!

      • Grazie Fanny, sai che indirettamente, siete le persone che mi sono state più vicine in questo periodo? Nonostante ci siano tante persone intorno a noi, a volte si tende a tenersi tutto dentro per non voler far soffrire gli altri, oppure perché non ci si sente compresi fino in fondo. Leggendo ciò che viene scritto sul blog, tiro sempre un sospiro di sollievo, perché non sono la sola al mondo che sta vivendo questa esperienza e, soprattutto, qui non mi sento giudicata! Grazie per le tue parole. Un abbraccio forte anche a te!

        • Chiara, qui nessuno ti giudicherà mai e noi ci saremo sempre per quanto ci è possibile! Grazie che ci leggi e che trovi nei nostri Post un po’ di forza e di voglia di lottare! TI abbraccio forte!!!

      • ciao, mi piacerebbe condividere con voi la vita quitidiana e conoscervi personalmente.Io faccio l’infermiera e quindi la stanchezza e il problema gambe sono enormi,pero’ vorrei tornare a fare un po’ di att fisica,aspetto delle dritte da tutti voi ciao buon proseguimento

        • Ciao Germana, scusa il ritardo nella risposta. immagino che la stanchezza sia un problema per te più che per me che ho la fortuna di lavorare in ufficio per cui seduta. Quello che io ti posso dire è che cerco di ascoltare il mio corpo, prendendomi i miei tempi e i miei spazi ma non ponendo un limite alle cose che voglio fare. Cerco di non pensare troppo a cosa posso o non posso fare. Se ‘puoi riprendi piano piano l’attività fisica che non c è cosa migliore! Un abbraccio, dal cuore!

  13. I miracoli dello sport.

    Ricordatevi di fare donazioni alla ricerca.

    Grazie

  14. Ciao patata leggerti così positiva mi fa sorridere ed essere orgogliosa. Anche lontana ci sono sempre. Sappilo. Ti voglio un mondo di bene!!!

    • Grazie Irene! Positiva sempre!!! Non ho intenzione di mollare!!! E poi sapere che ho persone come te che tifano per me mi da ancora più grinta!!! Ti voglio bene!!!

  15. e a uno che ha la sm diagnosticata come progressiva cosa rispondi? solo 3 anni fa andavo a scalare le montagne camminavo per 10 ore adesso non sono più in grado nemmeno di salire le scale, non posso portare più mia figlia di due anni da solo al parco perché non cammina, corre! io saprei sì chi prendere a pugni, parlate bene voi!!!! e poi chiedete come mai dei due euro che doniamo con sms a i ricercatori quanti ne arrivano? se sono 10 centesimi sono tanti. combatto come un leone per la mia famiglia per me per tutti ma come al solito è sempre una questione di maledetti soldi se non c’è profitto le ricerche vanno a rilento, avete letto è da qualche mese che hanno iniziato a fare ricerche sulle forme progressive e tutti prima o poi diventeranno progressive
    cmq sono felice per tutti voi ovviamente ho solo avuto più sfortuna di voi, dico sempre a tutti: ha fatto la sua questa malattia a entrare dentro di me sarà una lotta dura tra due leoni e in cima alla vetta ci arriverò prima io.

    • Ciao Domenico, capisco perfettamente la tua rabbia e il tuo sfogo ma io ho solamente raccontato la mia quotidianità (con le mie difficoltà), volendo dare speranza a chi non sembra crederci più. Io ho la “fortuna” di avere una forma Recidiva Remittente e non progressiva e cerco di immaginare cosa si possa provare a non poter più correre o camminare come prima. Per quanto riguarda la ricerca io la penso in maniera un po’ diversa, perchè anche se andassero solo 10 centesimi, comunque sarebbe sempre meglio che non crederci. Se tutte prima o poi diventano progressive non lo si sa, o meglio, lo si sa adesso che ci sono farmaci nuovi che ci permettono di rallentare molto i nostri stadi. Io personalmente credo nella ricerca, nelle associazioni come Aism e in tutte le nuove forme di sperimentazione, e non voglio vedere il futuro cosi nero. Ti auguro un in bocca al lupo, per tutto.

  16. ciao a tutti mi chiamo Agnese ho 25 anni e due figli meravigliosi,
    giorni fa dopo un forte mal di testa e subito dopo ricovero mi hanno diagnosticato
    la sm che prima ed ora in parte la sto conoscendo tramite internet.
    Ammetto di avere tanta paura in quanto ancora non so che tipo di sm ho.
    Leggendo i vs commenti sono un po rincuorata e fiduciosa ma rimane sempre la paura.
    Grazie sperando di avere magari dei consigli da parte vostra per come affrontare al meglio la nostra situazione.

    • Ciao Agnese, grazie per la tua testimonianza e per aver riposto in noi la tua fiducia. Immagino come tu possa stare e come tu possa sentirti destabilizzata. Il consiglio che ti posso dare io è di ascoltare sempre le persone che non hanno perso le speranze. Cerca di non stravolgere la tua vita e di armarti di tanta forza che sicuramente avrai essendo madre. Vedrai che il percorso, anche se è duro, è a volte in salita e a volte in discesa. Ma la vita va avanti: guarda tutto ciò che di meraviglioso hai accanto a te e lotta per te stessa e per loro. Ti abbraccio forte!

  17. Meravigliose storie ho 60 anni vi racconterò’ la mia storia praticamente vivo con la amica sm da 25 anni e sto benissimo con pillola ogni mattino ma prima tre o quattro passaggi. La stanchezza primeggia ma io cerco di ignorarla,vi salute tutti e scriverò presto adele da palermo

  18. Complimenti a Fanny non molare mai adele da palermo

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