Proseguiamo oggi con la serie di post dedicati al Convegno GiovanioltrelaSM che, per chi non ha potuto partecipare, si è svolto il 3 e 4 dicembre scorsi a Roma. Dopo il post di Annalisa, quelli di Sara e di Eleonora, oggi è Roberto a raccontarci perché questa edizione dell’evento gli ha lasciato un ricordo speciale.
Ciao sono Roberto, collega di Sara, Alessia e Sabrina (ossia del Trio Lescano che appare nella foto in apertura al post di Sara). Inizialmente la mia idea era di fare un post sul backstage del Convegno Giovani e sui commenti che in questi giorni sto leggendo sui questionari (ogni anno infatti facciamo tesoro di ciò che scrivete nei questionari in modo da aggiustare la rotta per il Convegno successivo) ma potrebbe risultare noioso e, soprattutto, dopo aver letto il post di Sara, i pensieri hanno preso un’altra direzione.
Anche se non mi vedete in foto, sono il braccio che disegna nel video del convegno (e anche la panza in maglietta bianca alla fine dello stesso) che trovate qui. Quando mi hanno proposto di fare la parte “animata” e Alessia e Anna mi hanno fatto leggere lo storyboard non sapevo come sarebbe andata. Non certo per via della storia in sé ma per ciò che ho dovuto fare, dato che non lo avevo mai fatto XD
Come poter giostrare la cosa visto che disegno in tutt’altro modo? Sarò all’altezza? Come cercare di esprimere i concetti che erano nello storyboard senza risultare pesante? Come arrivare, in pratica, alle persone? Non è che viene fuori una cosa da scappati di casa?
Il supporto dei ragazzi di Housatonic in questo è stato fondamentale così come i loro lavori e ci hanno permesso di vedere le cose in un altro modo, tutto ciò s’è riflettuto direttamente sul video. Quando ho visto che alcuni di voi si sono commossi ho capito che il messaggio era arrivato veramente, e io non me lo aspettavo. Non con questa forza almeno. Grazie a voi, mi avete fatto capire come una passione possa riuscire a mandare messaggi così emozionanti.
Ricordo ancora il primissimo convegno giovani. C’erano solo un centinaio di persone, in una sola sala nemmeno troppo grande in quel di Genova e, se non erro, solo interventi in plenaria e nessun laboratorio. Oggi siamo cresciuti così tanto da doverne avere sedici, di sale, per cercare di darvi tutta l’informazione che ci chiedete. Ne servirebbero di più, e ancora più giorni.
Sinceramente, all’epoca del primo convegno non avrei detto che la cosa avrebbe assunto dimensioni così grandi. Pensavo che sarebbe cresciuta? Sì, certo, si vedeva dai feedback ricevuti che era ciò che i ragazzi volevano e ci chiedevano. Pensavo che sarebbe divenuta così “grossa”? No, e probabilmente, nessuno di noi se lo aspettava. È stato come un gruppo musicale che parte suonando nei pub e si ritrova oggi fare un concerto davanti a persone accorse da tutta Italia. Un traguardo decisamente notevole!
Se ciò è potuto accadere è grazie a tutti voi che ce lo avete permesso partecipando sempre più numerosi e grazie al lavoro di tutti coloro che ci hanno messo il tempo e l’impegno (AKA lo staff) e soprattutto di chi, in primis, decise di scommettere sui ggggiovani, ossia Silvia, che ha curato e coordinato l’organizzazione degli eventi scorsi e che, come ha scritto Sara, quest’anno non è stata fisicamente con noi ma ci è stata comunque vicina spiritualmente e telefonicamente. Il fatto che Silvia fosse assente ci ha fatto inizialmente impanicare, come ai trapezisti quando viene detto che durante lo show dovranno effettuare il numero senza “rete di sicurezza”. In fondo lei è sempre stata alle nostre spalle.. E invece…
E invece ce la siamo cavata assai bene e il numero circense è riuscito alla perfezione, senza incidenti, segno che abbiamo avuto una buona maestra! 😉
Per cercare di concludere (perché qui sto scrivendo un wall of text che avrebbe fatto felice la mia prof d’italiano delle medie e andrei avanti ore con i momenti Amarcord’) mai come quest’anno il convegno è stato impegnativo e mai come quest’anno mi ha dato soddisfazione essere parte della squadra che lo organizza. Saranno state le nuove sfide date dalla mancanza di Silvia o la “responsabilità” di creare un prodotto “visivo” che potesse funzionare o saranno state le energie che ci avete trasmesso, di rimando, voi; fatto sta che, comunque, quest’anno mi è sembrato da averlo fatto un po’ più mio visto il mio grado di coinvolgimento! Per cui grazie!
PS: Un pensiero anche agli altri due miei compagni di manovalanza del C.G. Claudio e Carlo. Insieme ci siamo sparati 500km per portare tutte le scenografie (opera di Carlo e dell’onnipresente Anna) che hanno reso più colorato il convegno.
PPS: Per quanto riguarda la macchina organizzativa, vi basti sapere che i lavori del Convegno partono a febbraio/marzo. Considerando che l’evento è a dicembre potete farvi da soli due conti di quanto lavoro c’è dietro! Ma è un lavoro che facciamo volentieri 😉
Grazie!
Complimenti anche a te Roberto! Partecipare al Convegno è cosi importante x noi e immagino che dietro all’organizzazione ci sia un lavoro e un impegno che durano mesi! È stato meraviglioso anche quest’anno…riuscite sempre ad amalgamare perfettamente momenti d’importantissima informazione,di svago e di condivisione…Grazie mille! Un abbraccio
Complimenti anche a te Roberto! Partecipare al Convegno è cosi importante x noi e immagino che dietro all’organizzazione ci sia un lavoro e un impegno che durano mesi! È stato meraviglioso anche quest’anno…riuscite sempre ad amalgamare perfettamente momenti d’importantissima informazione,di svago e di condivisione…Grazie mille! Un abbraccio