Oggi pubblichiamo la seconda parte del racconto di Basilicata senza barriere, il primo tour della Basilicata alla scoperta di percorsi turistici accessibili interamente dedicato alle persone con sclerosi multipla. Il progetto, promosso dal gruppo Young della Sezione provinciale AISM di Potenza, si è concluso l’8 luglio. In questo post, il racconto di viaggio di uno dei partecipanti ed organizzatori.
Siamo tornati a casa solo da qualche giorno ed eccoci qui a fare un bilancio di questa esperienza, di quello che è stato davvero per i partecipanti, per noi e per il territorio, Basilicata senza barriere.
Di sicuro non si è trattato di una semplice iniziativa, ma piuttosto di un percorso stimolante ed entusiasmante alla scoperta di bellezze naturalistiche e di luoghi accessibili (che abbiamo mappato testandoli in prima persona e che per questo si sono meritati l’adesivo rosso di #Basilicatasenzabarriere). Solo questo? No, molto di più.
Questo progetto ci ha permesso di fare un viaggio dentro di noi, di conoscere le nostre emozioni, quelle più intime, e di condividerle con gli altri. La vita di gruppo e il confronto costante con le persone dei luoghi visitati, ci ha fatto sperimentare il senso vero della solidarietà e del vivere oltre ogni barriera, non solo ambientale.
Prima tappa: Matera
Matera è stata la prima tappa del tour di #Basilicatasenzabarriere. Ad accoglierci in questo scenario storico e architettonico davvero suggestivo, sono stati i sindaci delle città inserite nel percorso e gli sponsor che hanno sostenuto il progetto. Con loro, infatti, si è svolta una tavola rotonda per confrontarsi sull’Agenda della Sclerosi Multipla 2020 e discutere l’importanza di impegnarsi concretamente per l’accessibilità, per una città ed un turismo sempre più alla portata di tutti.
Angela Martino, Presidente Nazionale AISM, che ha partecipato a questo tour, ha ribadito le finalità del nostro progetto: promuovere nella nostra Regione un turismo accessibile, che possa favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità. Tuttavia, lavorare sull’abbattimento delle barriere architettoniche deve essere solo il punto di partenza, ma non certamente il traguardo da raggiungere.
Prima di lasciare questa magnifica cornice paesaggistica, però, abbiamo voluto vivere l’emozione di passeggiare tra i Sassi, cuore pulsante della storia di questa città e patrimonio Unesco. Descrivere a parole la suggestione di questi luoghi e le sensazioni che ci hanno trasmesso, non è possibile. Si può solo lasciare spazio all’immaginazione, oppure prenotare un viaggio per provare tutto questo dal vivo.
Scanzano Jonico, Metaponto e Policoro
Il caldo torrido e la voglia di un po’ di aria fresca, ci hanno condotti verso Scanzano Jonico a goderci un po’ di mare e di relax tra tuffi e chiacchiere sotto l’ombrellone. Recuperate le giuste energie, ci siamo poi spostati verso Metaponto e Policoro, alla scoperta dei resti di antiche civiltà.
Pietrapertosa-Castelmezzano, una tappa all’insegna dell’avventura
Prima di riprendere la strada verso casa, ci siamo fermati a Castelmezzano per vivere un’esperienza davvero unica. La più adrenalinica di tutto il nostro viaggio. Il Volo dell’Angelo e un’escursione a bordo di quad e jeep, infatti, hanno dato una nota avventurosa a questo tour già ricco di emozioni. Tutti i viaggiatori hanno avuto l’occasione di lanciarsi nel vuoto, di volare ad una velocità pazzesca da un capo all’altro delle Dolomiti lucane, vivendo una sensazione vera di libertà, perché in quei pochi istanti nulla può fermarti nessun ostacolo, nessuna barriera, nessuna disabilità. Sei solo tu, il cielo e la natura che ti circonda.
Il brivido del volo, però, non ha certo scalfito la nostra intraprendenza. Ritornati sulla terra ferma, infatti, abbiamo visitato uno dei percorsi naturalistici più belli della Basilicata e lo abbiamo fatto, appunto, a bordo di quad e di Jeep, per un’esperienza davvero “cross over”.
Sul finire, lo spirito avventuroso dei partecipanti è stato mitigato dal fascino dei vicoli di Castelmezzano, che ci ha accolto inebriandoci con un tripudio di colori, di sapori e di profumi della tradizione lucana. Un altro prezioso frammento che abbiamo portato con noi, nel viaggio verso casa.
Cosa ci siamo portati a casa
Se dovessi chiedere a me stessa cosa ci resta di questi 4 giorni, di questa esperienza nuova ed indimenticabile, direi questo: uno zaino pieno di sorrisi e di abbracci sinceri, di avventure e di scoperte, di condivisione e di libertà.
Un zaino colmo di emozioni autentiche, di ricordi fatti di profumi, sensazioni, immagini, ma anche di legami e di incontri. Incontri che ci hanno fatto scoprire una terra capace di accogliere, entusiasmare, vogliosa di mettersi in gioco e di migliorarsi per essere aperta a tutti, proprio a tutti.
E allora ecco il regalo più importante che questo progetto ci ha donato: la consapevolezza che percorsi come quello di #Basilicatasenzabarriere si possono e si devono realizzare. Sempre.
Giuliana
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