Sono le 17:00 quando incontro Michele, ragazzo di 25 anni in servizio civile all’AISM di Siena, e pronto chiavi in mano lo accompagno nel suo servizio di oggi, andata e ritorno dalla fisioterapia a casa per una nostra socia.
Mentre viaggiamo gli chiedo cosa per lui vuol dire essere lì in macchina e dedicare una giornata ad una persona che fino a pochi mesi fà per lui era sconosciuta
“Mi piace viaggiare e conoscere persone nuove, sono un chiacchierone e dopo pochi viaggi avevo già instaurato un bel rapporto con tutti i vari fruitori, sempre avendo in mente la responsabilità di stare attento alla strada”
Vedete, durante il nostro viaggio mi accorgo di quanto un trasporto può sembrare un banale servizio per chi non fà parte dell’Associazione. Spesso le persone che portiamo, senza di noi, non avrebbero nessun modo facile per poter svolgere la fisioterapia o fare la visita dal medico o semplicemente commissioni.
Penso che per essere grandi dovremmo partire dalle piccole cose, questo è migliorare la qualità di vita delle persone. Chiedo a Michele se crede che chi usufruisce del servizio si renda conto della sua importanza:
“Sai, anche le persone che ti possono sembrare più dure alla fine del viaggio ti dicono GRAZIE, e per questo sai di essere un ingranaggio importante nella vita di queste persone.”
Il motore si spenge al parcheggio dove si riporta l’auto vuota e pronta il giorno seguente per un’altra storia e un altro viaggio che chissà dove ci porterà.
E brava la mia Olp 🙂 Emozionante !!!!
Grazie a te!!!!!
bravo michele e brava la sua olp!
Behh, stupenda testimonianza! Mi avete fatto emozionare!!!
Bellissima testimonianza ila…uno dei ragazzi che sta facendo il servizio civile da noi a Bari vorrebbe girare un video proprio su questo argomento, un trasporto visto dal punto di vista del fruitore e del ragazzo in servizio civile…fantastici sti ragazzi!!!