C’è il rischio che migliaia di persone restino escluse dalla #riabilitazione in alta specialità e intensiva. Non possiamo permetterlo!
In molti casi come nella sclerosi multipla, la riabilitazione è una delle armi più efficaci per fermare il progredire della malattia, o altrettanto importante, per recuperare autonomia dopo una ricaduta.
Per questo non possiamo permettere che qualcuno resti escluso dai percorsi riabilitativi.
Di cosa stiamo parlando?
In questi giorni al Ministero della Salute si sta lavorando su due documenti che limiterebbero gli accessi ai percorsi riabilitativi in alta specialità e intensivi, non solo alle persone con sclerosi multipla ma anche a tante altre persone per la quale la riabilitazione è vitale.
Per maggiori informazioni sui provvedimenti clicca QUI
Ma perché la riabilitazione è così importante per le persone con SM?
Partiamo da una definizione da manuale: “La riabilitazione mira a massimizzare l’indipendenza funzionale attraverso la stabilizzazione della funzione, la riduzione della disabilità e la prevenzione di complicanze secondarie, attraverso un processo educativo che incoraggia l’indipendenza dell’individuo. In altre parole è un processo di cambiamento attivo attraverso il quale una persona disabile acquisisce e usa le conoscenze e le abilità necessarie per rendere ottimali le proprie funzioni fisiche, psicologiche e sociali (Thompson, 1998).”
Massimizzare l’indipendenza, prevenire complicanze secondarie, incoraggiare l’indipendenza degli individuo.
Leggi anche in questo post l’impatto che nella vita delle persone
La riabilitazione: un’arma a disposizione per combattere la SM
L’importanza della riabilitazione, specifica e mirata, è chiara: ormai molti studi scientifici e dati dimostrano che è indispensabile.
Il diritto di accesso alla riabilitazione deve essere garantito a tutti, perché spesso è cura.
Ecco perché AISM lavora e lotta da anni per promuovere, diffondere e rafforzare il diritto alla riabilitazione, non possiamo rischiare che alcuni provvedimenti creino dei limiti di accesso.
Per questo è importante che ognuno di noi si faccia sentire. Io voglio rilanciare: “la riabilitazione mi fa vivere” non deve essere solo uno slogan, è un obbiettivo.
Riabilitazione vuol dire meno disabilità, meno disabilità vuol dire maggior autonomia, maggior autonomia vuol dire miglior qualità di vita, più indipendenza e meno costi sociali.
Fate sentire la vostra voce!
Per impedire questo abbiamo bisogno del vostro aiuto! Come?
1. Scatta una foto mostrando a chiare lettere questo messaggio La riabilitazione mi fa vivere #difendiundiritto
2. Posta la foto su Instagram o Facebook
3. Scrivi nel testo del post questo messaggio:
C’è il rischio che migliaia di persone restino escluse dalla #riabilitazione in alta specialità e intensiva. #difendiundiritto insieme a noi @giuliagrillom5s
#ministerodellasalute
Dobbiamo essere tanti per farci ascoltare! Facciamoci sentire.
Ho la sm da 17 anni ed è la prima volta che sento un’assurdità di questo genere
Ho condiviso, sto passando parola con amici e conoscenti
Non fermiamoci chiediamo il sostegno a tutti
Personalmente faccio fisioterapia 6 giorni su 7, perché mi tiene in piedi quel.poco che riesco perché mi consente di fare il poco che faccio… Togliendoci questo è lo stesso che ci tolgono ossigeno e ci lasciano morire… Non comprendono la reale efficacia che ha nella nostra patologia.