Sono sempre stato affascinato dagli aeroplani.
Vivere a Pisa significa, oltre a vivere nella città della torre pendente, anche avere l’aeroporto a un soffio dalle case. Ogni giorno si vedono gli aerei decollare, e se capita che mi trovo per strada e sento il suono dei motori, istintivamente alzo la testa per cercare di vedere chi sta passando.
Era solo questo, fino a poco tempo fa. Poi uno scambio di idee con un amico, che mi sentiva spesso parlare di aerei:
“scusa, perché non prendi il brevetto di volo?”
“eh, mi piacerebbe, ma ti ricordo che ho la sclerosi multipla e non passerei la visita medica..”
“beh, non devi diventare un pilota di 747, prova a vedere se magari con gli ultraleggeri la visita medica è meno restrittiva”
Sembra una vita, e invece sono passati a malapena otto mesi da quando è iniziata quest’avventura.
Otto mesi fa conoscevo il mio istruttore, che in appena 15 minuti di volo dimostrativo mi faceva capire che potevo diventare un pilota.
E soprattutto, che volevo diventare un pilota.
Certo, non un pilota di 747, “soltanto” di ultraleggeri, ma dico, vogliamo mettere andar per aria?
Certificato medico ottenuto, pratiche in questura sbrigate, e dai primi di luglio mezz’ora di pratica e due ore di teoria alla settimana.
E la sensazione, di mezz’ora in mezz’ora, di spostare il confine che c’è tra ciò che sai fare e ciò che non sai fare un po’ più in là.
L’accorgersi che l’aereo fa sempre un po’ meno quello che vuole lui, e sempre un po’ più quello che vuoi tu.
Ma soprattutto, l’assoluta consapevolezza di voler stare in mezzo a tutta quell’aria. Fino a questo:
il gavettone viene fatto a un allievo che vola per la prima volta da solo (senza istruttore a bordo), ed è considerato di buon augurio. Era il 24 dicembre, c’erano 5 gradi e il cielo era coperto, ma non è per quello che ho smesso di tremare dopo mezz’ora.
Non ci si rende conto, da terra, di quanta aria ci sia lassù. È una cosa solida, la senti premere sulle ali e sulla fusoliera quando ci sono le correnti ascensionali o il vento laterale.
Il corso non è ancora finito, gli esami saranno a primavera inoltrata, ma io sono esattamente dove vorrei essere:
Chiudo con un paio di riferimenti:
http://www.baronirotti.it/ un’associazione che si occupa di far volare persone con disabilità.
http://www.dianeearhart.com/diane/index.htm Diane Earhart, un’istruttrice e pilotessa statunitense con sclerosi multipla.
Mamma mia Gabriele…sei un grande, davvero…Quando ho pensato ad un pilota che vola da solo per la prima volta mi si sono drizzati non solo i capelli ma i peli di tutto il corpo…penso ci voglia un sacco di coraggio, sei in aria, da solo, ai comandi di un uccello di metallo…E’ affascinante, moltissimo….ma mi fa paura…Che fifona, la Titti! E che grande il pilota Gabriele! ^__^
grazie Titti, anche a me in quel momento si sono rizzati i capelli (e forse qualcuno è diventato istantaneamente bianco, ma vuoi mettere?) 🙂
“spostare il confine un po piu’ in la”… Questo, mi piace molto 😉
bellissimo!!!
a furia di rimbalzi sulla pista, si sposta 🙂
Come è bello avere una passione e vedere realizzare il sogno a poco a poco. Cmq io mai salita su un aereo quindi mi sa che dovrai farmi perdere la paura!!!
Ciao Grabriele.
Come al solito, voli alto
… e a quanto pare non solo in senso metaforico.
BRAVO!
Fantastico!!! Un giorno ti vedremo atterrare a Genova con il tuo ultraleggero?
passaggio radente davanti al porto con fumogeni rosso-AISM? però poi mi portate le arance in galera 😉
Ebbene sì,mi sono commossa..ti vedo lassù ,nella tua cabina di pilotaggio ,davanti a tutti quei complicati congegni e sento l’emozione del tuo cuore..la tua gioia.grande empatia.
http://www.youtube.com/watch?v=Bqvcmud3LFQ Bravissimo!
la prossima volta il battesimo fallo d’estate… 😉 benvenuto!
molto emozionante! Anche io faccio parte della categoria “fifoni” quindi onore alla tua passione e coraggio!
A pensarci mi vengono già le vertigini…ma forse è proprio vero che “la vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare”!
Che meraviglia.. Non ho mai provato a pilotare un aereo, ma ho fatto un lancio col paracadute, so quant’è bello essere lassù e sentire il vento.. Grande Gabriele!
grande gabriele!!! io non sono fifona, quindi io mi prenoto per fare un bel giretto nell’aria 🙂
ancora una volta la dimostrazione che la passione per quello in cui si crede ci dà la forza per realizzarlo..grazie perchè mi hai ricordato che tante volte si rinuncia a vivere delle proprie passioni per limiti che poi almeno io sono abilissima a costrurimi da sola senza provare ad indagagare se invece fosse possibilie..lo è,cacchio:)
Bravo topo, sono fiera di te. Per come scrivi, per come comunichi, perchè voli anche per me. Per tutto quello che hai fatto e fai e farai. XXX
Gabri sei un grande…davvero!!!!
Gabry.. bravo per il post e le sensazioni che solo tu, con la tua leggerezza sai trasmettere.. bravo per aver inseguito un sogno ed essere riuscito a trasformarlo in realtà.. bravo perchè riesci a volare in alto.. e bravo perchè, come pochi, sei riuscito a spostare il confine un po’ più in là.. sei riuscito a volarci sopra. E allora grande Gabri.. vola verso l’infinito ed olte.. (con il tuo superleggero e con le parole che regalano a questo blog sempre nuove emozioni ed empative).
I sogni son desideri??? Noooo… Sono opportunità quando si vuole e tu, Gabri, l’hai voluto!! Esempio esmplare, te lo meriti questo giro di parole!! 🙂
Non so che dire…grazie a tutti, davvero 🙂
Il sogno spinge l’uomo ha superare i suoi limiti! Ho sempre creduto che possiamo adattarci alla vita, sebbene spesso ci faccia brutti scherzi. Sorrido, penso ai “vecchi tempi”,all’amicizia…sono fiera di te!
Non ti vedevo così felice da tempo e sono certa che adesso sai come esserlo. Vola in alto e sorridi anche per me quando sei lassù.
Ciao!
io sto prendendo il brevetto di volo per la mongolfiera. son affetto da SM da 2009, non ho alcun tipo di problema fisico tanto che i neurologi (civili e militari)che mi hanno visitato dicono che non ci si accorge della malattia se non l’avessi detto.
Con tutto ciò per l’idoneità medica è da maggio che mi stanno continuamente rimandando chiedendomi di portare ogni volta documenti nuovi.
Comincio ad essere stanco, perchè tutti i medici delle singole visite mi danno l’idoneità piena ma poi il referto finale è “giudizio sospeso”.
Oggi ho dovuto portare le risonanze che avevo già mostrato a maggio…
Tu dove l’hai fatta la visita?
Ciao, immagino che a te serva l’idoneità medica di classe 2, sbaglio?
Io la visita l’ho fatta da un medico sportivo abilitato al volo, ma perché per gli ultraleggeri funziona così…so che per la classe 1/2 tendono ad essere un po’ più noiosi…
sì 2 classe…
la cosa frustrante è che se non avessi detto nulla, avrei già il brevetto.
speriamo che vada tutto a buon fine, io di pazienza e di voglia di volare ne ho da vendere. grazie e buon volo!
Complimenti Gabriele,
Sono anche io malato di SM e sto per iniziare un percorso simile al tuo: sto per iniziare il corso per prendere il brevetto di volo a vela – aliante ma ci siamo scontrati con un intoppo burocratico
Per questo ti volevo chiedere se potevamo sentirci in privato
Tu vedi la mia email?
Grazie
Marco
Io ho appena passato la visita LAPL con obbligo di copilota a bordo e doppi comandi.
Se non avessi detto nulla, oltre ad essere perseguito penalmente, saresti stato scoperto dagli esami del sangue, se stai seguendo qualche cura come me.
Felice atterraggio a voi